Bastimento

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Privato Cittadino
Suppongo per il semplice fatto che i controlli vengano fatti a campione,
... non solo. Credo anche sia stata data e continui ad essere data, una interpretaziuone meno restrittiva di una lettura letetrale del combinato delle leggi in merito.

Un esempio assimilabile al rifacimento impianto idraulico (leggi rifacimento integrale del bagno) è quello del rifacimento dell'impianto elettrico.

Nell'elenco dei lavori su parti esclusive quest'ultimo è compreso, eppure fa esplicitamente parte dei lavori che non richiedono alcun titolo edilizio, come si evince dal DM Trasporti 2 Marzo 2018, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 aprile 2018. Si tratta di un provvedimento applicativo dell’articolo 1, comma 2, del Dlgs 222/2016 in base al quale, per garantire omogeneità in tutto il territorio nazionale, è stato istituito un glossario unico delle opere edilizie che individua categorie di intervento e abilitazioni necessarie per compierle.

Gli interventi che si possono realizzare senza titoli abilitativi elencati nel decreto sono 58 e riguardano la manutenzione ordinaria e altre tipologie di lavori. Vediamo quali sono, divisi per macro-categorie.

Manutenzione ordinaria
(... omissis)

  • Riparazione, integrazione, efficientamento, rinnovamento, messa a norma: impianto elettrico.
  • Riparazione, integrazione, efficientamento, rinnovamento, sostituzione e integrazione apparecchi sanitari e impianti di scarico, messa a norma: impianto igienico e idro-sanitario.

Per tali lavori la ADE prevede da sempre una autocertificazione. E credo nessun comune richieda una CIL per il rifacimento di un impianto elettrico, che mi pare discutibile possa essere considerato manutenzione ordinaria.
 

Bastimento

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Privato Cittadino
L’ho sempre detto, le guide sono scritte con i piedi
Non sei l'unico, ma appunto per questo sostengo che ... a volte anche le formiche ... si incxxxano.

Ma non è solo questione di guide: il DM citato, che intendeva mettere ordine, (e sfoltire la necessità di adempimenti) ha considerato non necessitanti titoli edilizi, data la irrilevanza sotto il profilo strutturale ed ambientale, alcuni lavori; fermo restando che un soggetto non esegue ordinariamente il rifacimento di impianti....
 

cafelab

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Sono due cose differenti:

Riparazione, integrazione, efficientamento, rinnovamento, sostituzione e integrazione apparecchi Impianto igienico e idro-sanitario

tolgo la vasca metto la doccia


Sostituzione o riparazione con innovazioni rispetto al preesistente
Impianto idraulico:


demolisco tutto il bagno, tolgo il massetto, taglio il vecchio impianto di piombo, lo rifaccio in PVC metto la scatola sifonata, cemento, intonaco, piastrello, raso, pitturo, rimonto i sanitari

se l'ade dice che il secondo intervento è agevolabile è manutezione straordinaria, con tutto ciò che ne consegue
 

Bastimento

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Verrei capire....
demolisco tutto il bagno, tolgo il massetto, taglio il vecchio impianto di piombo, lo rifaccio in PVC metto la scatola sifonata, cemento, intonaco, piastrello, raso, pitturo, rimonto i sanitari
E sostituisco pure la vasca con la doccia ... e se faccio tutto ciò cosa devo dire o chiedere al Comune, dato che siamo ancora in contesto di edilizia libera secondo il glossario?
 

cafelab

Moderatore
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Nell'elenco dei lavori agevolabili l'AdE scrive:
Sostituzione o riparazione con innovazioni rispetto al preesistente: Impianto idraulico
quindi deve essere *per forza* manutenzione straordinaria

E in cambio della detrazione dalle tasse o del rimborso di quasi il 50% della spesa
devi dire al comune che non darai lavoro in nero, rispetterai la legge e non butterai i calcinacci in un fosso, non mi pare questa gran tragedia
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
E in cambio della detrazione dalle tasse o del rimborso di quasi il 50% della spesa
devi dire al comune che non darai lavoro in nero, rispetterai la legge e non butterai i calcinacci in un fosso, non mi pare questa gran tragedia
Non è certamente una tragedia: se fosse chiaro fin dall'inizio.

MA alcuni punti sono pretestuosi:
- il lavoro viene pagato con regolare fattura e bonifico con ritenuta d'acconto: lo si comunica quindi urbi et orbi a chi di dovere.
- rispetterei la legge, se per tale lavoro mi dicono non essere dovuto una comunicazione/autorizzazione

- rimane lo smaltimento dei materiali-calcinacci: problema reale, ma non è compito del committente seguire l'iter di smaltimento. E questo problema, certamente reale per tutti gli interventi edili, in libera o autorizzata iniziativa, deve essere affrontato con soluzioni concrete: mi piacerebbe sapere se esiste un monitoraggio sistematico delle ditte edili in merito alla quantità di materiale conferito in discarica.

Come mi pare emerga da questo scambio di idee, si sta disquisendo su quale tonalità di grigio si collochino certi lavori: e la conclusione mi sembra troppo aleatoria, per costituire una regola ferrea.

p.s.: Certamente convengo che non facevo male a comunicare con una lettera di inizio lavori al Comune, come si stava procedendo: ma non sempre gli interventi sono programmati. A volte le decisioni si prendono in corso d'opera quando emergono nuovi fattori che sommati a quanto già noto, fanno propendere per un intervento radicale.

Qui però mi limitavo ad osservare che la comunicazione di inizio lavori ... in pratica, se dovuta, sarebbe stata successiva al reale inizio lavori. Avrebbe aggiunto solo burocrazia.
O eliminiamo il concetto di "edilizia libera" o non dobbiamo essere più "realisti del Re"
 

cafelab

Moderatore
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Ti sfugge un elemento molto importante
le agevolazioni e la cessione del credito servono ad aiutare la filiera dell'edilizia tecnici compresi, non a farti rifare il bagno alla metà del costo

in una ristrutturazione si investono decine di migliaia di euro, il progettista serve appunto a progettarla anche nell'aspetto legale ed economico

chiaro che se parliamo di 4 soldi ha poco senso, per quanto, ripeto, per un bagno facilmente si arriva a spendere 10mila euro; recuperare 5mila in dieci anni, non vale la pena, ma cedere il credito alla banca e recuperane subito almeno 4000, beh io ci penserei su

PS
ma non è compito del committente seguire l'iter di smaltimento.

ma veramente si :^^:
in caso di manutenzione straordinaria il tecnico deve asseverare la corrispondenza fra la quantità di calcinacci e la natura dei lavori, secondo me lo stesso principio vale per l'ordinaria, solo che, il tecnico non c'è, quindi: dove va il cetriolo? :^^:
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
le agevolazioni e la cessione del credito servono ad aiutare la filiera dell'edilizia tecnici compresi, non a farti rifare il bagno alla metà del costo
Ho una diversa lettura e diversi distinguo:
in primis le agevolazioni sono nate per far emergere il nero, presente storicamente in tutta la filiera, tecnici compresi. (detrazione al 30%)
in un secondo tempo, si sono voluti prendere due picioni con una fava: continuare a far emergere il nero e ad aiutare tutta la filiera. (detrazione al 50%)
poi gli appetiti sono cresciuti, le bocche che cinguettavano in attesa del boccone facile sono cresciute, e si è passati alla cessione del credito: ci guadagnano le banche , a corto di profitti causa stagnazione del mercato immobiliare e relativi mutui, ci guadagnano i fornitori, che hanno la possibilità di incrementare le parcelle per rendere profittevole il finanziamento, (non ti illudere, non basta il tuo 10%) e ci guadagna il fisco che vede crescere di pari percentuale (25-30%) gli introiti su IVA ed altri tributi.

Non ho ancora elencato i vari adempimenti cosiddetti tecnici che sono vistosamente un contributo alla categoria: la APE (così come è praticata dalla stragrande maggioranza dei certificatori), il piano sicurezza (operazione di copia-incolla, spesso redatto senza mai visitare una sola volta il cantiere) ecc.
Si: rimane l'aspetto più importante: in caso di guai, la responsabilità ricadrà sui tecnici: e difatti quelli ben avviati e con una buona posizione, delegano tali quisquiglie ai nuovi venuti.... insomma le briciole che cadono dalla mensa.

Non me ne avere: ho solo descritto ciò che , purtroppo, è la realtà. E spiace anche a me: non ho fatto la libera professione, ma faccio credo anch'io parte della categoria.
Che si divide tra professionisti professionali, e fauna che sopravvive di committenze e occupazioni di scarso contenuto.
Tutti teniamo famiglia: ma di questo passo, "drogando" artificialmente il mercato, senza reale produzione di valore aggiunto, non credo che andremo molto lontano.

Guarda la APE: solo in certe realtà è stata fonte di innovazione e nuove opportunità.

Ma siamo andati fuori dal seminato: comunque hai ragione su un punto: al nostro postante @Samu960 dico: fai anche i passi apparentemente non richiesti: una CIL non costa nulla, e una CILA ti da la garanzia che 4 occhi vedono più di due
 

joyaj

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buongiorno, mi sono imbattuto nel forum cercando anche io di fare chiarezza in merito alla ristrutturazione del bagno per ottenere bonus ristrutturazione e bonus mobili. Vi dico che il discorso che la Cila sia obbligatoria non è vero, poichè dipende dal Comune, il decreto ha semplificato tutti gli interventi edilizi, e ad esempio il mio Comune per rifacimento impianto idrico(sostituzione tubazioni) richiede una CIL e non la CILA, poi a chiusura lavori va presentato il formulario di conferimento rifiuti in discarica. Tutto questo basta per ottenere il bonus. Quindi rivolgetevi all'ufficio tecnico del Comune.
 

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