Per chi possiede un terreno agricolo divenuto edificabile e intende procedere alla vendita, Torna la possibilità di rivalutare il valore dei terreni per risparmiare sulla plusvalenza.
La legge Finanziaria ha previsto infatti la riapertura dei termini per determinare il nuovo valore e pagare l'imposta sostitutiva.
Le novità riguardano tutti coloro che possiedono terreni alla data del 1° gennaio 2010. La precedente rivalutazione riguardava i terreni posseduti al 1° gennaio del 2008. Con la riapertura dei termini, quindi, si offre l'opportunità di procedere alla rivalutazione per ulteriori due anni.
Sulla plusvalenza dei terreni è previsto il pagamento di un'imposta sostitutiva che viene determinata in base alla media delle aliquote degli ultimi due anni. Il nuovo valore rideterminato con la rivalutazione, invece, viene riconosciuto ai fini fiscali e diventa la base per la determinazione delle plusvalenze in caso di cessione
in questo modo, tanto più è elevato, tanto meno si paga al momento in cui si rivende il terreno.
L'imposta invariata - Come in passato per ottenere la rivalutazione è previsto il pagamento di un'imposta sostitutiva con aliquota del 4% sul nuovo valore determinato sulla base di una specifica perizia giurata. Per la perizia e il pagamento dell'imposta sostitutiva c'è tempo fino al 31 ottobre 2010. L'imposta sostitutiva può essere rateizzata fino ad un massimo di tre rate annuali di pari importo
La legge Finanziaria ha previsto infatti la riapertura dei termini per determinare il nuovo valore e pagare l'imposta sostitutiva.
Le novità riguardano tutti coloro che possiedono terreni alla data del 1° gennaio 2010. La precedente rivalutazione riguardava i terreni posseduti al 1° gennaio del 2008. Con la riapertura dei termini, quindi, si offre l'opportunità di procedere alla rivalutazione per ulteriori due anni.
Sulla plusvalenza dei terreni è previsto il pagamento di un'imposta sostitutiva che viene determinata in base alla media delle aliquote degli ultimi due anni. Il nuovo valore rideterminato con la rivalutazione, invece, viene riconosciuto ai fini fiscali e diventa la base per la determinazione delle plusvalenze in caso di cessione
in questo modo, tanto più è elevato, tanto meno si paga al momento in cui si rivende il terreno.
L'imposta invariata - Come in passato per ottenere la rivalutazione è previsto il pagamento di un'imposta sostitutiva con aliquota del 4% sul nuovo valore determinato sulla base di una specifica perizia giurata. Per la perizia e il pagamento dell'imposta sostitutiva c'è tempo fino al 31 ottobre 2010. L'imposta sostitutiva può essere rateizzata fino ad un massimo di tre rate annuali di pari importo