maya2016

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Privato Cittadino
Buonasera a tutti.
Volevo esporre il mio problema. Mi chiamo Marco e mi sono trasferito in Tenerife da ormai 8 mesi e ho posto in vendita la mia abitazione in pr di BG. In novembre scorso, trovo un acquirente con il quale stipuliamo e registriamo regolare compromesso e nell'occasione mi versa caparra. Decidiamo di andare a rogito per la data del 7 giugno p.v. La settimana scorsa l'agenzia immobiliare incaricata alla vendita, mi contatta dicendo che il notaio nel fare una visura sul mio immobile a trovato un sequestro conservativo operato 2 mesi fà e quindi nn è possibile rogitare. Ovviamente stupito, incarico il mio legale ed emerge che un mio ex socio dopo 12 anni si ricorda di chiedermi 15.000 euro ed approfittando della mia assenza, perche in Tenerife (ma purtroppo con la residenza presso l'immobile in Italia), tramite il suo legale mi notifica atti giudiziari che ovviamente vanno in compiuta giacenza e per questo motivo il giudice rilascia provvedimento di sequestro conservativo. Ovviamente dico al mio legale di trovare la soluzione e che ovviamente non mi interessa dei soldi in questo momento ma voglio andare a rogito. Morale della favola: la data del rogito si avvicina e dopo una settimana da quando sono venuto a conoscenza della cosa il mio avvocato ancora non sa bene cosa fare. La domanda è: posso andare a rogito inserendo nell'atto la volonta di risoluzione tra le parti in causa e in quella sede l'acquirente fornire assegno per il debito da estinguere al creditore ed assegno a saldo dell'immobile? Con conseguente procedimento di revoca del sequestro conservativo da parte del creditore. Oppure è indispensabile dapprima revocare il provvedimento per poi andare a rogito? Perche quest'ultima ipotesi comporterebbe lo slittamento della data di stipula ed ho il terrore che l'acquirente possa chiedermi il doppio della caparra. Fortunatamente credo siano delle persone perbene ed inoltre non devono fare il mutuo per l'acquisto.
Spero di essere stato chiaro.
Grazie a tutti
 

Rosa1968

Membro Storico
Non è sufficiente l'atto di assenso del creditore ma ci vuole il provvedimento del giudice per cancellare l'iscrizione del sequestro. Se il tuo avvocato ha dei dubbi, non avere dubbi tu. Cambia avvocato.
 

maya2016

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Quindi questo vorrebbe dire spostare la data di rogito... Il problema e capire anche quali sono i tempi affinchè il giudice istruttore firmi la revoca del provvedimento. Io pensavo che si potesse presentare all'atto (quindi alla data prevista) il creditore con il suo avvocato e fare inserire nell'atto di compravendita la risoluzione debitoria e quindi procedere con la conseguente revoca del provvedimento.
 
S

smoker

Ospite
Ovviamente stupito, incarico il mio legale ed emerge che un mio ex socio dopo 12 anni si ricorda di chiedermi 15.000 euro ed approfittando della mia assenza, perche in Tenerife

magari ha saputo, stupendosi pure lui perchè non lo hai avvisato, dell' avvenuto tuo trasferimento a Tenerife e prima di veder perdere capra e cavoli ha puntualmente agito....

Smoker
 

angy2015

Membro Assiduo
penso che si possa proporre all'acquirente di versare una cifra che potrebbe aggirarsi sui 20k € al notaio detraendola dall'importo pattuito e dandogli incarico di sanare il sequestro dopo il rogito. Non so sò se la strada è percorribile ma visto che il notaio ce l'avete perchè non chiedere? In un caso analogo tempo fà l'acquirente aveva provveduto a pagare il debito egli stesso, malvolentieri peraltro pur di rogitare perciò non saprei dire se la strada da me proposta non era percorribile o non fù tentata.
 

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