Buongiorno,
provo a riassumere di seguito il problema per il quale vi chiedo consiglio:
ho acquistato (opzionamento + compromesso) una casa di nuova costruzione due anni fa per la quale i lavori sono stati ultimati a fine maggio 2023, per rogitare ho quindi chiesto il mutuo che mi verrà erogato a fine settembre 2023. Fin qui tutto ok, se non che a fine giugno vengo contattato dal costruttore il quale mi comunica che entro metà luglio sono obbligato a rogitare in quanto lui ha sbloccato il mio immobile da ipoteca e se non rogito entro fino luglio dovrò pagare circa 1500€ di oneri fiscali per ogni mese di ritardo.
Ora, sul compromesso è scritto quanto segue:
La proprietà ed il possesso di quanto promesso in vendita, unitamente a tutti gli oneri fiscali, si
trasferiranno alla parte promissaria acquirente all’atto della stipula del rogito notarile di compravendita, che dovrà aver luogo entro il 29 (ventinove) dicembre 2023 (duemilaventitrè) con un preavviso di giorni 15 (quindici) da
darsi per iscritto dalla società promittente venditrice alla parte promissaria acquirente, presso il notaio che sarà scelto dalla parte promittente venditrice.
La promissaria acquirente prende atto ed accetta che, al fine di consentire una gestione efficiente e razionale delle procedure di vendita di tutte le unità immobiliari facenti parte del complesso, il contratto definitivo e l’eventuale correlato mutuo dovranno essere stipulati con l’intervento di
un notaio designato dalla società promittente venditrice.
Fermo restando che il costruttore non mi ha mai avvisato di questa scadenza, è vero che sono costretto a pagare tali somme se non rogito entro metà luglio in base a quanto scritto sopra?
Oltre a ciò mi ha anche detto che se non riuscissi a rogitare entro metà luglio piuttosto mi ridarebbe indietro i soldi del compromesso e rimettere l'appartamento in vendita...
Come devo comportarmi?
Grazie!
provo a riassumere di seguito il problema per il quale vi chiedo consiglio:
ho acquistato (opzionamento + compromesso) una casa di nuova costruzione due anni fa per la quale i lavori sono stati ultimati a fine maggio 2023, per rogitare ho quindi chiesto il mutuo che mi verrà erogato a fine settembre 2023. Fin qui tutto ok, se non che a fine giugno vengo contattato dal costruttore il quale mi comunica che entro metà luglio sono obbligato a rogitare in quanto lui ha sbloccato il mio immobile da ipoteca e se non rogito entro fino luglio dovrò pagare circa 1500€ di oneri fiscali per ogni mese di ritardo.
Ora, sul compromesso è scritto quanto segue:
La proprietà ed il possesso di quanto promesso in vendita, unitamente a tutti gli oneri fiscali, si
trasferiranno alla parte promissaria acquirente all’atto della stipula del rogito notarile di compravendita, che dovrà aver luogo entro il 29 (ventinove) dicembre 2023 (duemilaventitrè) con un preavviso di giorni 15 (quindici) da
darsi per iscritto dalla società promittente venditrice alla parte promissaria acquirente, presso il notaio che sarà scelto dalla parte promittente venditrice.
La promissaria acquirente prende atto ed accetta che, al fine di consentire una gestione efficiente e razionale delle procedure di vendita di tutte le unità immobiliari facenti parte del complesso, il contratto definitivo e l’eventuale correlato mutuo dovranno essere stipulati con l’intervento di
un notaio designato dalla società promittente venditrice.
Fermo restando che il costruttore non mi ha mai avvisato di questa scadenza, è vero che sono costretto a pagare tali somme se non rogito entro metà luglio in base a quanto scritto sopra?
Oltre a ciò mi ha anche detto che se non riuscissi a rogitare entro metà luglio piuttosto mi ridarebbe indietro i soldi del compromesso e rimettere l'appartamento in vendita...
Come devo comportarmi?
Grazie!