dennyitaly

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Rosa per cortesia e senza offesa potresti formulare con correttezza chiarezza la tua domanda. Non siamo su una chat o su facebook. Grazie
 

Rosa1968

Membro Storico
Scusa. Rispondevo a ciò che ti ha detto il notaio il quale avrà visionato documenti per dire basta fare una rettifica inserendo gli estremi del condono. Ma la domanda che mi sorge spontanea e' chi paga le spese? Di chiusura del condono e rettifica dell'atto.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Condono che ancora oggi può essere menzionato nel rogito a condizione di inserire oltre agli estremi dell'avvenuto pagamento della oblazione anche il nulla osta al rilascio da parte della PA.

La domanda e’ valida.

Del resto non potrebbe essere altrimenti.

Il pagamento/obolo, ottemperato a suo tempo, cancella per sempre il dolo.

A meno che la domanda, non sia un volgare manomesso (e mi e’ capitato anche quello), L’amministrazione pubblica si dovrebbe ritenere quanto meno in imbarazzo.

Ad aver accettato, repertato e rilasciato una ufficiale quietanza, a ristoro della mancata autorizzazione, che doveva essere richiesta pagata e concessa a suo tempo.

Cosi’, mentre tutti noi viviamo nel giugno 2O18, sul pianeta amministrativo, tecnico ed urbanistico catastale ove grava l’immobile, il tempo si e’ fermato ad Eboli.
Febbraio 1985.
Premier (come lo chiamiamo oggi) La buonanima Bettino Craxi.

Da quegli anni, sono centinaia le norme, gli adempimenti, gli enti preposti, soppressi, poi fusi con altre amministrazioni, che hanno regolato e intodotto via via, le più svariate direttive e o deroghe.
Che prevedevano tasse, tributi, imposte, oneri e tecniche, che si sono aggiunte, susseguite o introdotte, fino ad arrivare agli standard qualitativi dei giorni nostri.

Considera che i dettami più importanti, oggigiorno considerati tassativi ed irrinunciabili, meno di dieci anni fa’, non erano neppure stati concepiti.

Tutto cio’, rende impossibile quantificare “gli estremi del pagamento”, senza aver ottenuto il rilascio della concessione.

Il comune concessionario, non rilascia alcun documento, ne tantomeno pronostici, se non quello relativo alla riscossione del suo credito.

In senso figurato, e’ come se si volesse quantificare spese e costi, per istruire un contadino Ebolitano dei tempi di Cristo, preparandolo e dotandolo, pure se volesse andare sulla Luna.

Occorre identificare, che cosa e’ diventato “da grande”, quel contadino di Eboli.

Se dove c’era, una vecchia capanetta di latta, ora gravano e risultano due Villini.
Pure con volumi ampliabili, per l’effetto di questa o quella normativa introdotta.

Quattro box, un interrato, due laboratori ed un appezzamento di terra edificabilie, il comune rivuole tutti quanti i soldi.
Maggiorati con sanzioni fino al trenta per cento oltre agli Interessi legali.

Come se all’improvviso, una casa concepita con gli standard del 2018, campeggiasse davanti agli occhi del Nazareno, che era li’ in sosta.

Su questa scorta, appare stravagante che un notaio, che per definizione cura e tutela l’acquirente, non abbia provveduto o previsto all’inserimento di tale concessione.

Dovrai analizzare meglio, i vari passaggi che si sono trascritti e susseguiti nel tempo, per ottenere risposte più compiute.

Gli atti, si trascrivono e tramandano negli anni, come fossero anelli di un’unica catena.

Pratiche, denunce di attivita’, variazioni, concessioni, si aprono e si chiudono l’uno con l’altro, andando a saldare quella catena, istrumento atto pubblico.

Se manca un anello della catena, oppure l’ultimo non si e’ correttamente chiuso con l’altro, non sarebbe stato possibile rogitare.
 
Ultima modifica:

dennyitaly

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Rosa, in merito al chi sostiene i costi di rettifica atto la risposta è:
il venditore che ha inizialmente omesso di menzionare la domanda di condono.
Se poi l'attuale acquirente ha voglia di perdere circa 3 anni presso le competenti sedi giudiziarie potrebbe eccepire tutto e giocare (di questo si tratta un gioco) con una richiesta di danno attribuito a...
mancata locazione....
mancata agibilita...
mancata destinazione d'uso del cespite...
etc etc
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
A me sinceramente piacerebbe sapere se il venditore abbia dichiarato o meno la regolarità urbanistica dell'immobile....
 

dennyitaly

Membro Attivo
Agente Immobiliare
A me sinceramente piacerebbe sapere se il venditore abbia dichiarato o meno la regolarità urbanistica dell'immobile....
Aldo se prendi una stipula di qualsiasi tipo trovi la risposta alla tua domanda

Ma secondo te perché ha omesso di dichiarare il condono.
Perche è un ente che stipula molti immobili e quindi il procuratore si è fidato degli archivi aziendali e dell'addetto designato alla preparazione degli incartamenti da inoltrare al notaio
 
Ultima modifica di un moderatore:

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Aldo se prendi una stipula di qualsiasi tipo trovi la risposta alla tua domanda


Perche è un ente che stipula molti immobili e quindi il procuratore si è fidato degli archivi aziendali e dell'addetto designato alla preparazione degli incartamenti da inoltrare al notaio

Si Vabbe'...

Ma manca sempre un pezzo.

Ovvero l'anello mancante della catena.

Anche i notai stipulano molti atti.
Mica per questo rogitano quello che non si potrebbe.

Inpossibile che vi sia un errore di distrazione.

L'unica possibilita', che prevede il dolo ma Mai una distrazione, e' quella che in due passaggi consecutivi, ci sia stato il tramite dello stesso notaio rogante.

Che ha citato le pratiche trascrivendole senza reperirle.

Diversamente ti ribadisco. Mancando un anello della catena, non si poteva rogitare.
 

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