Roma: sfrattati dentro residence da 28 mln. Tra i proprietari Totti e il patron di Euronics
21/02/2013
Le case popolari promesse dal Comune di Roma sono solo un miraggio per i 30mila romani raggiunti da un ordine di sfratto ma entrati in graduatoria per alloggi popolari: il Campidoglio riesce infatti ad assegnarne solo 150 all'anno e per tamponare l'emergenza nel frattempo ricorre a residence per l'assistenza sparsi nella periferia.
Si tratta di strutture temporanee non idonee perché create per situazioni estreme come sgomberi forzosi per pubblica utilità, ma l'operazione è diventata ormai un business da milioni di euro che sta pesando sulle casse comunali e sulle tasche dei cittadini.
Secondo quanto emerge da uno studio effettuato dall'Unione Inquilini, i residence sono in tutto tredici e costano 28 milioni di euro l'anno, dando ospitalità a circa 1200 famiglie.
Per ogni alloggio il Comune sborsa in media oltre 2140 euro al mese, con punte di 4200 euro, per appartamenti che spesso non vanno oltre i 30 metri quadri e contratti di affitto stipulati con privati spesso con la formula 6+6.
A sorpresa tra i locatori spuntano anche nomi eccellenti come la Ten Immobiliare di Francesco Totti, Stefano Capricci, proprietario di Euronics, Marco Fabio Marenghi Vaselli, erede del conte Vaselli.
"Con queste cifre, al di fuori del mercato, il Comune avrebbe potuto non solo garantire assistenza al triplo delle persone, ma anche improntare un programma articolato di edilizia pubblica.
L'unico obiettivo deve essere la fuoriuscita dai residence delle famiglie e la loro sistemazione in appartamenti più decorosi e stabili, non l'arricchimento di pochi” dichiara Luigi Nieri, candidato a sindaco alle primarie del centrosinistra
“Basterebbe – prosegue - anziché cementificare senza sosta, recuperare il patrimonio pubblico dismesso, come le ex caserme, oppure utilizzare tutto l'invenduto di cui Roma è piena".
21/02/2013
Le case popolari promesse dal Comune di Roma sono solo un miraggio per i 30mila romani raggiunti da un ordine di sfratto ma entrati in graduatoria per alloggi popolari: il Campidoglio riesce infatti ad assegnarne solo 150 all'anno e per tamponare l'emergenza nel frattempo ricorre a residence per l'assistenza sparsi nella periferia.
Si tratta di strutture temporanee non idonee perché create per situazioni estreme come sgomberi forzosi per pubblica utilità, ma l'operazione è diventata ormai un business da milioni di euro che sta pesando sulle casse comunali e sulle tasche dei cittadini.
Secondo quanto emerge da uno studio effettuato dall'Unione Inquilini, i residence sono in tutto tredici e costano 28 milioni di euro l'anno, dando ospitalità a circa 1200 famiglie.
Per ogni alloggio il Comune sborsa in media oltre 2140 euro al mese, con punte di 4200 euro, per appartamenti che spesso non vanno oltre i 30 metri quadri e contratti di affitto stipulati con privati spesso con la formula 6+6.
A sorpresa tra i locatori spuntano anche nomi eccellenti come la Ten Immobiliare di Francesco Totti, Stefano Capricci, proprietario di Euronics, Marco Fabio Marenghi Vaselli, erede del conte Vaselli.
"Con queste cifre, al di fuori del mercato, il Comune avrebbe potuto non solo garantire assistenza al triplo delle persone, ma anche improntare un programma articolato di edilizia pubblica.
L'unico obiettivo deve essere la fuoriuscita dai residence delle famiglie e la loro sistemazione in appartamenti più decorosi e stabili, non l'arricchimento di pochi” dichiara Luigi Nieri, candidato a sindaco alle primarie del centrosinistra
“Basterebbe – prosegue - anziché cementificare senza sosta, recuperare il patrimonio pubblico dismesso, come le ex caserme, oppure utilizzare tutto l'invenduto di cui Roma è piena".