Pasqua in Romagna!
Ricordo gli anni passati. Quando per le feste era tutto un brulichio di giovani e famiglie per Viale Dante, Viale Ceccarini, sulla darsena di Rimini o di Cattolica.
Giovedì ho affrontato la mia prima passeggiata al mare. Faceva un caldo incredibile.
Incontrando le prime, sparute, compagnie di ragazzi in costume da bagno ho desiderato, forse per la prima volta, un ritorno alla normalità.
Sarà perchè la Romagna, con tutte le sue contraddizioni, mi ha fatto innamorare di una vita festosa e godereccia di cui faccio ormai fatica a privarmi completamente.
Sarà perchè questi posti di mare, sempre affollati ed incasinati, sembrano un poco più tristi con le saracinesche dei locali abbassate, le mascherine indossate sulla sabbia, la costante paura di essere sgamati da qualche poliziotto solerte.
Sia chiaro, sono favorevole ad evitare gli assembramenti, alle restrizioni, ai controlli.
L'anno scorso, di questi tempi, ero appena uscito dall'incubo... dell'ospedale, delle maschere d'ossigeno... da un'ambientazione per me inedita, più simile alle scenografie di certi film fantascientifici...
E' Pasqua. Una Pasqua strana. Anche in Romagna. Che forse non merita una discussione a sé (non è quindi poi strano che nessuno ci abbia pensato) ma che merita comunque qualche parola spesa...
Ed un augurio speciale... rivolto a tutti noi...