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Se il mercato immobiliare nel 2012 attraversa un momento di profonda crisi, la situazione potrebbe sensibilmente migliorare negli anni a venire. Con una crescita del 62% rispetto al 2011 e una fatturazione dei circa 180 miliardi di euro.
A dirlo è un rapporto del centro studi di scenari immobiliari.
L'immobiliare sarà utilizzato per proteggere previdenza e pensioni portando ad un balzo degli investimenti di circa il 50%. Gli investimenti indiretti acquisteranno via via maggiore importanza, e si prevede anche che il patrimonio detenuto dalla diverse forme di fondi immobiliari supererà 70 miliardi di euro.
A guidare la ripresa del mercato in questo decennio sarà il settore residenziale, anche se i trend demografici modificheranno, e non poco, le esigenze della domanda. Nelle grandi città crescerà l'esigenza delle case a basso costo per le fasce deboli della popolazione (immigrati e studenti) e di abitazioni specializzate per le persone anziane, dato l'invecchiamento della popolazione italiana
nelle fascia di lusso, cambierà il profilo della domanda per l'avvento della tecnologia e della domotica.
Cambiamenti demografici (quali una maggior permanenza dei figli o la presenza di anziani in famiglia) comporterà una maggiore richiesta di abitazioni grandi. Nelle aree urbane sarà data maggior importanza alla pianificazione urbanistica e alla limitazione del consumo di suolo.
Si assisterà, inoltre, ad un graduale ritorno verso il centro della città, con conseguente aumento della domanda di ristrutturazione e dei prezzi...
Finisci di leggere l'articolo su idealista.it/news...
A dirlo è un rapporto del centro studi di scenari immobiliari.
L'immobiliare sarà utilizzato per proteggere previdenza e pensioni portando ad un balzo degli investimenti di circa il 50%. Gli investimenti indiretti acquisteranno via via maggiore importanza, e si prevede anche che il patrimonio detenuto dalla diverse forme di fondi immobiliari supererà 70 miliardi di euro.
A guidare la ripresa del mercato in questo decennio sarà il settore residenziale, anche se i trend demografici modificheranno, e non poco, le esigenze della domanda. Nelle grandi città crescerà l'esigenza delle case a basso costo per le fasce deboli della popolazione (immigrati e studenti) e di abitazioni specializzate per le persone anziane, dato l'invecchiamento della popolazione italiana
nelle fascia di lusso, cambierà il profilo della domanda per l'avvento della tecnologia e della domotica.
Cambiamenti demografici (quali una maggior permanenza dei figli o la presenza di anziani in famiglia) comporterà una maggiore richiesta di abitazioni grandi. Nelle aree urbane sarà data maggior importanza alla pianificazione urbanistica e alla limitazione del consumo di suolo.
Si assisterà, inoltre, ad un graduale ritorno verso il centro della città, con conseguente aumento della domanda di ristrutturazione e dei prezzi...
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