In questi giorni con un notaio di una regione vicina è stato un delirio.
Nel processo di regolarizzazione di alcuni abusi minori, il tecnico del venditore ha presentato una scia in sanatoria presso il comune di Morciano di Romagna il quale, nella migliore delle ipotesi, su richiesta delle parti, rilascerebbe una dichiarazione nella quale constaterebbe il decorso dei termini propri del silenzio assenso ai sensi e per gli effetti della legge regionale 15/2013.
Il notaio rogante, sulla base dell'orientamento espresso dal Consiglio di Stato che vagliava una causa indetta nella regione Calabria, del febbraio del 2023, secondo il quale la scia in sanatoria si perfezionerebbe solo con apposito rilascio di un pronunciamento diretto del comune, in assenza del quale il proprietario dovrebbe intraprendere ricorso al TAR invocando la formazione del "silenzio inadempimento" e nonostante relazione tecnica integrata di conformità redatta dal tecnico, ha comunicato alla parte acquirente il mancato perfezionamento della sanatoria mettendo in discussione la liceità del silenzio assenso per il perfezionamento della SCIA in sanatoria (in Emilia Romagna).
Abbiamo dovuto rogitare inserendo una clausola di salvaguardia per l'acquirente.
Chiedo pertanto ai numerosi tecnici presenti sul nostro forum il loro parere al riguardo... per comprendere se si tratti di un abbaglio del notaio o di un orientamento rispetto al quale la regione Emilia Romagna (ed i suoi comuni) non si siano ancora uniformati...
Nel processo di regolarizzazione di alcuni abusi minori, il tecnico del venditore ha presentato una scia in sanatoria presso il comune di Morciano di Romagna il quale, nella migliore delle ipotesi, su richiesta delle parti, rilascerebbe una dichiarazione nella quale constaterebbe il decorso dei termini propri del silenzio assenso ai sensi e per gli effetti della legge regionale 15/2013.
Il notaio rogante, sulla base dell'orientamento espresso dal Consiglio di Stato che vagliava una causa indetta nella regione Calabria, del febbraio del 2023, secondo il quale la scia in sanatoria si perfezionerebbe solo con apposito rilascio di un pronunciamento diretto del comune, in assenza del quale il proprietario dovrebbe intraprendere ricorso al TAR invocando la formazione del "silenzio inadempimento" e nonostante relazione tecnica integrata di conformità redatta dal tecnico, ha comunicato alla parte acquirente il mancato perfezionamento della sanatoria mettendo in discussione la liceità del silenzio assenso per il perfezionamento della SCIA in sanatoria (in Emilia Romagna).
Abbiamo dovuto rogitare inserendo una clausola di salvaguardia per l'acquirente.
Chiedo pertanto ai numerosi tecnici presenti sul nostro forum il loro parere al riguardo... per comprendere se si tratti di un abbaglio del notaio o di un orientamento rispetto al quale la regione Emilia Romagna (ed i suoi comuni) non si siano ancora uniformati...