La certezza di norma si ha dopo 60 gg (con le vecchie regole), suppongo però che dovrai aspettare meno, i passi sono i seguenti:
- il tecnico degli attuali proprietari deve recuperare i precedenti edilizi (sembra che sia stato già fatto);
- fare un rilievo dell'immobile (probabilmente è già in corso o è stato fatto);
- redigere la SCIA in sanatoria (rappresentare la differenza tra lo stato attuale e quello autorizzato dal Comune);
- a questo punto si aspettano 10 gg per eventuali richieste di integrazioni.
Nel frattempo si inizierà anche la relativa pratica catastale (nuovo accatastamento), che per forza dovrà terminare dopo il rilascio del titolo edilizio.
Il tutto si deve concludere in un mese e mezzo di norma, e se non c'è la conferenza dei servizi (cosa probabile nel tuo caso) anche prima.
Il Comune rilascerà agli attuali proprietari, previo pagamento di sanzioni, oneri ed eventuali monetizzazioni di servizi non reperibili il titolo edilizio in sanatoria, e da quel punto sarà ciò che è rappresentato su esso a fare fede.
Di seguito si procede al nuovo accatastamento, certificazioni di impianti (se necessarie) e alla Segnalazione Certificata di Agibilità (è attiva da quando viene presentata, ma se ci dovessero essere inesattezze o parti mancanti dovrà essere integrata!).
Purtroppo un termine temporale faccio fatica a dartelo, ogni regione ha procedure differenti ma il termine da normativa statale dovrebbe essere perentorio (10 gg + 45 gg + tempo per integrazioni)..... purtroppo contiene una deroga che fa arrivare al max 90 gg per tutto l'iter.