Purtroppo in Italia abbiamo tanti problemi irrisolti, alcuni forse di facile soluzione, altri meno: ma il principale è una classe politica che questi problemi nemmeno li vede, perchè chiusa nella propria torre d'avorio, abituata a non fare code in posta o per una visita specialistica, che non ha mai fatto la spesa in tutta la vita, che non ha mai avuto a che fare con la burocrazia, che non ha mai fatto il pieno alla macchina per andare a lavorare, insomma, ha sempre vissuto su un altro pianeta rispetto ai cittadini comuni. Però siamo noi che l'abbiamo eletta e votata, sono nostri dipendenti, perchè non possiamo licenziarli e chiedergli i danni materiali?
E mettiamoci pure i sindacati, a mio parere uno dei mali d'Italia, perlomeno negli ultimi 40 anni: purtroppo ci ho a che fare spesso per lavoro e, escludendo una minima parte di sindacalisti "poco schierati e ortodossi", con cui riesci a parlare e addirittura a gestire le situazioni con buona soddisfazione generale, sono capaci di dire solo "NO". A qualunque proposta o richiesta, semplicemente perchè proviene "dalla controparte". E poi le aziende chiudono e vanno all'estero....
E noi restiamo a spasso, senza lavoro, senza soldi, non facciamo figli, non compriamo case. Per comprare una casa non mi serve il posto fisso, mi serve avere buone prospettive lavorative per un futuro di almeno 15-20 anni, magari cambiando anche ogni 3-4 anni posto di lavoro. Se lavoro in un'azienda qualunque, devo essere fautore del suo successo, il mio lavoro deve essere uno dei mattoni su cui l'azienda sa di poter costruire o investire. Se va bene lei, vado bene io, avrò uno stipendio, magari persino degli extra come ringraziamento. Quello che succede adesso, invece, è che io rubo nei bagagli a Malpensa, mi licenziano e vengo reintegrato con tante scuse grazie all'intervento dei sindacati; non ho nessuna competenza particolare, lavoro per un po'in una PA e prima o poi mi DEVONO assumere e stabilizzare, anche se non hanno nemmeno i soldi per piangere; non mi piace una parte del mio lavoro, comincio a piantare grane a destra e a manca, finchè trovo qualcuno che in qualche modo riesce a farmi esonerare dai miei compiti. E chi più ne ha più ne metta.
In una situazione-Italia di questo genere, capite perchè non vedo a breve un'uscita dalla crisi, nè di conseguenza una ripartenza dell'immobile? La casa, come tutti gli oggetti, perde "valore" nel tempo, perchè irrimediabilmente si deteriora e necessita di interventi sempre più costosi. Anche se magari il suo "valore di mercato" sale per svariati motivi: in periodi di vacche grasse, posso anche buttare i soldi e prendere un tugurio a caro prezzo, pagando altre comodità connesse, in periodi di magra, come questi, o non ho i soldi e la possibilità di ottenerli, quindi non compro e resto dove sono o chiedo a Silano se mi affitta un appartamento, o ho i soldi in tasca e decido di spenderli al meglio, stabilisco io cosa farmi andare bene, cerco case con certe qualità e caratteristiche e decido io cosa valgono, pagandole di conseguenza. A te venditore non va bene che la mia offerta sia di 450.000 Euro a fronte di una richiesta di 650.000? Tienti la casa e mangiatela!! Rimarrà vuota, si deteriorerà ulteriormente, ci pagherai tasse e spese per altri anni e prima o poi la rimetterai in vendita smenandoci ulteriormente ( lo sto vedendo anche su case nuove e discretamente costruite, non solo su catapecchie). Vedremo chi ci ha preso.
Buona domenica a tutti