Buongiorno,
vorrei sottoporre questa domanda per sapere come comportarmi nei confronti dell'agente immobiliare che in occasione della visita e trattativa per il possibile acquisto di un immobile residenziale per il quale agivano più agenzie per la vendita ha pubblicato su internet una scheda informativa sull'immobile riportante non uno ma due vani cantina, ed un prezzo inferiore di 20.000 Euro rispetto a quello riportato dall'altra agenzia e non autorizzato dal proprietario dell'immobile in vendita il quale durante una riunione per discutere la compravendita dell'immobile ha anche redarguito l'agente sul fatto che si fosse permesso di ridurre il prezzo richiesto per la vendita dall'acquirente.
Ovviamente questo ci ha completamente spiazzati nella trattativa, in quanto quello che per noi era un prezzo di partenza da trattare al ribasso, per il proprietario era invece un prezzo che in pratica era già stato ribassato automaticamente dall'agente e che quindi non accettava minimamente di ridurre ulteriormente e semmai si aspettava di alzare.
Inoltre, l'agente non è stato in grado di fornirci dati precisi in merito alle pertinenze dell'immobile come per es. la cantina che lui diceva fossero due mentre in realtà ufficialmente è una sola della quale non abbiamo ancora ricevuto comunque la piantina in scala come quella ricevuta per l'appartamento e per i box.
Ora dato che la trattativa sta andando avanti ma comunque è ovvio che non si riuscirà a scendere come si voleva a causa del comportamento scorretto dell'agente, in caso di conclusione dell'acquisto ci sono i crismi per rifiutarsi di riconoscere in tutto od in parte la provvigione che l'agente richiede all'acquirente per comportamento scorretto, ed inoltre l'agente è perseguibile in qualche modo per il suo comportamento?
Grazie in anticipo per la risposta,
cordiali saluti,
nicolay
vorrei sottoporre questa domanda per sapere come comportarmi nei confronti dell'agente immobiliare che in occasione della visita e trattativa per il possibile acquisto di un immobile residenziale per il quale agivano più agenzie per la vendita ha pubblicato su internet una scheda informativa sull'immobile riportante non uno ma due vani cantina, ed un prezzo inferiore di 20.000 Euro rispetto a quello riportato dall'altra agenzia e non autorizzato dal proprietario dell'immobile in vendita il quale durante una riunione per discutere la compravendita dell'immobile ha anche redarguito l'agente sul fatto che si fosse permesso di ridurre il prezzo richiesto per la vendita dall'acquirente.
Ovviamente questo ci ha completamente spiazzati nella trattativa, in quanto quello che per noi era un prezzo di partenza da trattare al ribasso, per il proprietario era invece un prezzo che in pratica era già stato ribassato automaticamente dall'agente e che quindi non accettava minimamente di ridurre ulteriormente e semmai si aspettava di alzare.
Inoltre, l'agente non è stato in grado di fornirci dati precisi in merito alle pertinenze dell'immobile come per es. la cantina che lui diceva fossero due mentre in realtà ufficialmente è una sola della quale non abbiamo ancora ricevuto comunque la piantina in scala come quella ricevuta per l'appartamento e per i box.
Ora dato che la trattativa sta andando avanti ma comunque è ovvio che non si riuscirà a scendere come si voleva a causa del comportamento scorretto dell'agente, in caso di conclusione dell'acquisto ci sono i crismi per rifiutarsi di riconoscere in tutto od in parte la provvigione che l'agente richiede all'acquirente per comportamento scorretto, ed inoltre l'agente è perseguibile in qualche modo per il suo comportamento?
Grazie in anticipo per la risposta,
cordiali saluti,
nicolay