Oggi ho ricevuto una di quelle telefonate che non fanno piacere, l'ennesima...
Da tanti, tanti anni lavoravamo insieme, io commerciale, lui ingegnere edile con il suo studio di progettazione e con altre società impegnate nella promozione e nell'amministrazione di immobili.
Quando avevo bisogno di un parere era lui che chiamavo, quando aveva bisogno lui chiamava me.
Ci conosciamo da anni, abbiamo lavorato tanto e visto tante cose.
: "Ciao, volevo dirti che smetto"...
"come smetti, non scherzare"
"no no, non scherzo, smetto proprio"
"ma perché"?
"perchè non mi diverto più"!, ho lavoro ma faccio sempre più fatica a portare a casa i soldi, ho richieste ma non ho stimoli, ho prospettive ma non ho più voglia di assecondarle"---
"e cosa farai"?
"Il magazziniere"
...un minuto di silenzio, a quel punto pensavo proprio mi stesse prendendo in giro, ma non era da lui portare lo scherzo fino a quel punto...
Non scherzo ti dico, ho lavorato bene, ho guadagnato bene, ho investito bene ed ora sono arrivato al punto di poter vivere bene con quello che ho.
Ero stanco di lavorare per un socio di maggioranza che è lo stato che prende solamente senza mai restituire nulla in termini non solo di tutele ma anche semplicemente di considerazione per chi ha così abbondantemente contribuito.
Quando mi sono stufato ho mandato dei curriculum ma ero troppo specializzato e le poche imprese che potevano assumermi temevano i miei costi, ad un certo punto ho deciso per scherzo di andare a presentarmi in un grande magazzino di prodotti per la casa e per l'edilizia, non ho detto che sono un ingegnere e mi hanno offerto un posto, all'inizio ho pensato di andarmene ma quando mi hanno spiegato le condizioni e le tutele del dipendente ho deciso che preferivo fare il magazziniere ricco ora e non l'ingegnere povero tra 10 anni...lunedì comincio...
Riattacco il telefono senza salutare, sono in uno stato confusionale, non esiste un solo motivo valido che possa supportare una simile ed irrazionale decisione, stiamo parlando di un uomo preparato, con le palle, uno con amicizie e conoscenze in grado di fornirgli lavoro e contatti...poi penso all'esperienza negli usa e a quello che ho visto la.
mobilità...in questo caso fin che mai esasperata direi...
Ecco...un altro pezzetto della mia vita lavorativa ch se ne va, sono stanco penso, sono stanco di chiamare uno dei numeri di qualche collega sentito l'ultima volta mesi fa e di sentire una voce registrata che mi dice che quel numero non è più esistente.
Commercialmente dovrei essere contento, più lavoro x chi resta ma così non è.
A me piaceva andare a pranzo nel solito ristorantino frequentato dagli amici del settore, arrivavi, trovavi gli amici, ti aggregavi e parlavi di lavoro, ora ci torno raramente, non mi piace mangiare da solo...
Non è il lavoro che mi manca, è che mi mancano le persone piacevoli con cui condividerlo e con cui confrontarmi e questo mi stanca...
Da tanti, tanti anni lavoravamo insieme, io commerciale, lui ingegnere edile con il suo studio di progettazione e con altre società impegnate nella promozione e nell'amministrazione di immobili.
Quando avevo bisogno di un parere era lui che chiamavo, quando aveva bisogno lui chiamava me.
Ci conosciamo da anni, abbiamo lavorato tanto e visto tante cose.
: "Ciao, volevo dirti che smetto"...
"come smetti, non scherzare"
"no no, non scherzo, smetto proprio"
"ma perché"?
"perchè non mi diverto più"!, ho lavoro ma faccio sempre più fatica a portare a casa i soldi, ho richieste ma non ho stimoli, ho prospettive ma non ho più voglia di assecondarle"---
"e cosa farai"?
"Il magazziniere"
...un minuto di silenzio, a quel punto pensavo proprio mi stesse prendendo in giro, ma non era da lui portare lo scherzo fino a quel punto...
Non scherzo ti dico, ho lavorato bene, ho guadagnato bene, ho investito bene ed ora sono arrivato al punto di poter vivere bene con quello che ho.
Ero stanco di lavorare per un socio di maggioranza che è lo stato che prende solamente senza mai restituire nulla in termini non solo di tutele ma anche semplicemente di considerazione per chi ha così abbondantemente contribuito.
Quando mi sono stufato ho mandato dei curriculum ma ero troppo specializzato e le poche imprese che potevano assumermi temevano i miei costi, ad un certo punto ho deciso per scherzo di andare a presentarmi in un grande magazzino di prodotti per la casa e per l'edilizia, non ho detto che sono un ingegnere e mi hanno offerto un posto, all'inizio ho pensato di andarmene ma quando mi hanno spiegato le condizioni e le tutele del dipendente ho deciso che preferivo fare il magazziniere ricco ora e non l'ingegnere povero tra 10 anni...lunedì comincio...
Riattacco il telefono senza salutare, sono in uno stato confusionale, non esiste un solo motivo valido che possa supportare una simile ed irrazionale decisione, stiamo parlando di un uomo preparato, con le palle, uno con amicizie e conoscenze in grado di fornirgli lavoro e contatti...poi penso all'esperienza negli usa e a quello che ho visto la.
mobilità...in questo caso fin che mai esasperata direi...
Ecco...un altro pezzetto della mia vita lavorativa ch se ne va, sono stanco penso, sono stanco di chiamare uno dei numeri di qualche collega sentito l'ultima volta mesi fa e di sentire una voce registrata che mi dice che quel numero non è più esistente.
Commercialmente dovrei essere contento, più lavoro x chi resta ma così non è.
A me piaceva andare a pranzo nel solito ristorantino frequentato dagli amici del settore, arrivavi, trovavi gli amici, ti aggregavi e parlavi di lavoro, ora ci torno raramente, non mi piace mangiare da solo...
Non è il lavoro che mi manca, è che mi mancano le persone piacevoli con cui condividerlo e con cui confrontarmi e questo mi stanca...