Mi piacerebbe ed è auspicabile che tutte le associazioni prendano nella dovuta considerazione questo argomento per far si che non ci sia chi si comporta in un certo modo a doverci rimettere 2 volte.
Una nel dividere la provvigione quando tocca a lui essere la seconda agenzia che mette al corrente la prima e divide la provvigione, l'altra quando tocca essere lui la prima ed invece la seconda la pensa come detta la cassazione e incamera a suo modo giustamente l'intera provvigione.
Il mio lungo intervento iniziale era dovuto al fatto che non sono daccordo con chi a prescindere indica di rivolgersi alla prima agenzia, senza tenere in considerazione anche il lavoro della seconda. Oppure la seconda è colpevole solo per il fatto di aver reperito un cliente?
entr
Nuovo slogan : chi tardi arriva ( il secondo ), pappa tutto lui.
Le opinioni dovrebbero rimanere tali in quanto a riguardo non c'è sufficiente chiarezza
La seconda agenzia non merita di veder premiato il proprio lavoro con il diritto alla provvigione?no..se era a conoscenza della prima e' stata scorretta sia professionalmente che deontologicamente
Faccio presente che le citazioni 1.6.2 e 1.6.3 pag 27 e 28 postate sopra provengono da: "Giurisprudenza e attività di mediazione" - i 100 quesiti più ricorrenti - edito da FIMAA nel Marzo 2008 - autori Avv. Paolo Pesando e Avv. Daniele Mammani
Penso sia chiaro che personalmente propendo per l'ipotesi che chi conclude l'affare ha il diritto alla mediazione, ma non per questo precludo l'ipotesi che se l'orientamento giurisprudenziale e di conseguenza anche quello delle indicazioni di deontologia professionale dovessero dire il contrario non debba poi cambiare il mio orientamento.
Comunque per concludere, ritengo che tutte le posizioni prese sull'argomento siano meritevoli di riflessioni ed è auspicabile che qualcuno si prenda la responsabilità di fare chiarezza per far si che ci sia un modo univoco di comportamento.