Io non metto in dubbio se le tue osservazioni siano cristalline o no nel post, scrivo solo quale secondo me saranno le dinamiche da qui in avanti, non mi sono avventurato in nessuna considerazione, elencavo come secondo me potrebbero andare le cose, forse hai frainteso quello che scrivo. Su quello che dici poi sul comune sono d'accordo con te, ma il comune lo doveva fare da quando è nato il diritto di superficie ed ora va trovata una soluzione per noi che ci siamo cascati.... Però il tuo post si fraintende un pochino permettimi di dirlo, nel passaggio sui vincoli così scritto sembra quasi che sia una invenzione del comune, e non una legge dello stato, e si capisce poco quando dici che il comune farebbe bene a smettere di giocare con i risparmi delle famiglie a cosa ti riferisci.
Scusate, andavo di fretta e nel mio post sono rimasti dei refusi.
Volevo dire questo:
La nostra associazione non ha mai visto di buon occhio l'eliminazione dei vincoli del prezzo e avremmo preferito che lo stesso fosse stato rispettato da tutti.
Il primo assegnatario, in caso di bisogno di un alloggio di un'altra dimensione, rimanendo nel PDZ, avrebbe venduto e ricomprato a prezzo calmierato (senza alcuna perdita economica).
Chi voleva uscire dal PDZ avrebbe dovuto tirar fuori di tasca propria la differenza.
In questo modo sarebbe stata salvaguardata la funzione sociale dell'edilizia residenziale pubblica che è soprattutto quella di forniere alloggi a fasce più deboli della popolazione a prezzo calmierato. Solo in questa logica sarebbe consentito all'Ente pubblico di espropriare un terreno all'originario proprietario (che oggi potrebbe anche risentirsi)
Intervenuta la Legge n. 106/2011, il nostro sogno (e forse quello di tanti altri) è svanito perchè la norma in ogni caso deve essere rispettata.
In questa situazione il Comune di Roma, continua ad agire con una superficialità estrema e dovrebbe rendersi conto delle necessità di coloro che si trovano nel mezzo della burrasca e che (per colpa loro) rischiano di perdere o pagare doppie caparre.
Una soluzione funzionale e solida per determinare il valore venale delle aree esisterebbe, ma non è stata applicata perchè i Dirigenti coinvolti nei pareri, sono ignoranti o presuntuosi.
Il Commissario Tronca potrebbe fare quello che vuole (o quasi) per evitare che il provvedimento venga bloccato dalla giustizia amministrativa.
Questa Delibera, così com'é, mette in pericolo la sicurezza e la validità della convenzione (e dei successivi atti di vendita a libero mercato) pertanto - a mio modo di vedere - non ha possibilità di sopravvivere.
Come cittadini romani possiamo permetterci tutto ciò?
In questi giorni stiamo sentendo moltissima gente che non stipulerà mai una nuova convenzione nell'incertezza del corrispettivo da pagare e nella certezza del di un conguaglio che prima o poi arriverà.
Riguardo a ciò, qualche post avanti ho letto che secondo "qualcuno" del Comune il conguaglio non sarà mai richiesto. Con quale autorità (o meglio autorevolezza) vengono fatte simili affermazioni?
Voi vi fidate?
Cesco, scriveva - a ragione -
Verba volant, scripta manent
Secondo me, cavolate non potranno mai essere messe nero sul bianco.
La gente non ha bisogno di false rassicurazioni, ma - come dice qualcuno - di solide certezze.