lorenzovitale

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Privato Cittadino
Car

Caro Lorenzo,
la mia storia politica (e personale) per il "diritto all'abitare" è iniziata nel 1987, quindi rappresenta una "passione giovanile". ....un lavoro c'è l'ho e mi piace!
Per quanto riguarda la questione del ns. legale di riferimento, mi pregio di informarTi che forse qualcuno ha preso fischi per fiaschi poichè nel bilancio della cooperativa cui si fa riferimento, per quanto a mia conoscienza, non c'è nessuna fattura dell'avv. C_ _ _ _ _ _ E .
Sulla questione, sono a conoscenza di molte cose che non posso riferirti (almeno publicamente) perchè violerei alcune indagini in corso su (possibili) mandanti di questa inchiesta che forse ha la sua ragion d'essere proprio nella attività politica del predetto professionista.
In ogni caso, i suoi (presunti) problemi non riguardano nè l'associazione e neppure la mia persona anche perchè le consulenze espletate per ns. conto sono state sempre fornite gratis.

Doverosamente esaurita la questione politica-giudiziaria (su cui non tornerò più), mi preme ribadire che la causa di questo caos vada ricondotta alla responsabilità di notai, amministrazione capitolina e agenti immobiliari.

Ma siccome esiste il dato di fatto che chi si è messo il denaro in tasca (anche in buona fede) sono stati i venditori, .... io acquirente che voglio agire per ottenere la restituzione di quanto versato in eccesso, in prima battuta, devo rivolgermi necessariamente solo al venditore.
Quest'ultimo, che quasi certamente non è stato correttamente informato, poichè indotto a compiere scelte che altrimenti non avrebbe mai fatto, potrà eventualmente rivalersi su notaio (che aveva l'obbligo di bloccare l'operazione), agenzia e (come dice qualcuno) amministrazione capitolina.

Al di là di facili e pericolose scorciatoie, il percorso che si delinea davanti ad acquirenti e venditori, a ns. modo di vedere, è solo questo.
Dato che per tua stessa ammissione mastichi un pò di diritto, se intravedi altre strade proficue mantienici informato!

P.S. io la disperazione la colgo tutti i giorni negli occhi di chi si è caricato sulle spalle un mutuo ventennale per una casa che vale la metà di quanto gli dicevano le agenzie immobiliari.

Giuseppe
Io non vedo scorciatoie giuridiche, primo perché non ce ne sono secondo perché sono sempre stato fautore della legalita, e soprattutto garantista..... (tu hai parlato del vostro legale di riferimento non io) prima della legge di stabilità del 2011 nulla si diceva per il prezzo imposto non solo a Roma si vendeva a libero mercato pensi che prima di comprare un immobile in diritto di superficie non mi sia documentato ? L'elenco dei comuni sicuramente lo consoci. Non a caso è intervenuta la cassazione. Dopo ti do ragione il comune doveva applicare la Legge, perché un legge c'era. Ma per logica se il Comune di Roma chiedesse 2 invece di 10 forse tutti pagherebbero forse rimpinguerebbe un po' le sue casse e si eviterebbero cause che sai essere lunghe stancanti e soprattutto antieconomiche ma un bravo avvocato presumo è quello che non ti porta a fare la causa ma a ricevere il risarcimento con una semplice lettera è sicuramente voi ne avrete di bravissimi.
La chiudo qui perché non voglio creare un dibattito tra te e me su questo forum che serve ad informare e ci tengo a sottolineare che non conoscendoti mi baso su quello che pubblichi o scrivi qui, spero di non averti offeso magari un giorno ci incontriamo e ci confrontiamo davanti ad un caffe, considera che anche io dal tuo punto di vista dovrei esse una vittima dell'edilizia convenzionata
Buona domenica
Lorenzo
 

Giuseppe Di Piero

Membro Attivo
Professionista
sono sempre stato fautore della legalita, e soprattutto garantista..... (tu hai parlato del vostro legale di riferimento non io)

Non ti nascondere dietro un dito perchè inequivocabilmente proprio a Lui ti riferivi:
ma ci sono anche legali di alto rango indagati a loro volta per false consulenze a cooperative o immischiati in strani giochi politici su simboli di partito addirittura ex candidati alle precedenti elezioni comunali che fanno il giro dei piani di zona in cerca di clienti , ma sicuramente non sono suoi collaboratori
Ma voi le cause in particolare il vostro legale con studio a Barletta se non erro

Ma io ti ringrazio lo stesso perchè mi hai dato la possibilità di parlare publicamente di questo argomento che aleggiava pesantemente nell'aria e su cui in pochi hanno avuto il coraggio di chiedermi spiegazioni. D'altro canto mi pareva fuori luogo mettere le mani avanti. Finalmente mi tu hai dato l'occasione di difendere il mio avvocato (che fatti i debiti scongiuri, spero non mi deluderà mai!)

Per inciso, questa volta non siamo candidati nè io nè l'avv. **************. La candidatura delle passate amministrativa era un modo gogliardico per portare all'attenzione pubblica il problema della violazione dei prezzi massimi di cessione. Purtroppo per poco abbiamo mancato l'obiettivo. ... L'avv. ************ non sarebbe mai potuto diventare Sindaco di Roma!

Rassicuriamo tutti che questa volta non presentiamo nessuna lista.

Detto questo sono d'accordo con te che la questione, su questo forum, possa chiudersi!

Ma per logica se il Comune di Roma chiedesse 2 invece di 10 forse tutti pagherebbero forse rimpinguerebbe un po' le sue casse

Deve pagare solo chi intende vendere o affittare il proprio alloggio a prezzo libero di mercato. Chi semplicemente lo abita oppure lo vuole vendere/affittare a prezzo masssimo consentito, non deve dare proprio nulla!
Dove stà lo scandalo se chi incassa una plusvalenza che sembra una vincita all superenalotto debba versare una cospicua cifra (25.000 - 30.000) euro nella casse comunali?
Con questo denaro si può: 1) portare finalmente a completamento tutti quei PDZ che ancora sono senza luce, fogne e gas; 2)risolvere il problema alloggiativo alle migliaia di famigli romane in emergenza abitativa; 3) avanzerebbe anche altro per ripianare i debiti del Comune.

ma un bravo avvocato presumo è quello che non ti porta a fare la causa ma a ricevere il risarcimento con una semplice lettera è sicuramente voi ne avrete di bravissimi.
Finora alle ns. lettere hanno risposto tutti dicendo di non aver sbagliato nulla!

sarò un ciuccio come dicono al suo paese ma moralmente non addosso colpe a nessuno mi dispiace contraddirla ma se il comune che è il soggetto che ha redatto e deve interpretare le convenzioni e le interpretava nel senso che conosciamo che colpa ne ha il notaio o l'agente immobiliare ? diverso il discorso invece dopo l'entrata in vigore del decreto sviluppo li il comune doveva da subito attenersi alla legge.

Non è l'Assemblea Capitolina (quindi il Comune) che ha interpretato le convenzioni nel senso che conosciamo, bensì funzionari comunali (qualche volta anche in conflitto di interessi) che non ne avevano titolo e che hanno usurpato le funzioni proprie dell'Assemblea stessa.

Purtroppo sono ancora lì a scrivere schemi di convenzione che non hanno nè capo ne coda!

Mi dispiace contraddirti ma notaio e agenti sapevano (o dovevano) tutto già prima del 2011: A pagina 6 dello Studio n. 187-2007 del Centro Studi del Consiglio Nazionale del Notariato (approvato dalla Commissione Studi Civilistici in data 13.04.2007) è testualmente scritto quanto segue: "Volendo sintetizzare il pensiero della Cassazione, occorre affermare che per la Suprema Corte un conto è la convenzione disciplinata dall’art. 35 della legge n. 865 del 1971, altro conto la convenzione disciplinata dagli artt. 7 ed 8 della legge n. 10 del 1977: vere e proprie convenzioni urbanistiche le prime, convenzioni pattizie di diritto privato le seconde. In effetti, mentre le convenzioni disciplinate dall’art. 35 della legge 865 del 1971 si posizionano in un assetto prettamente urbanistico (tanto è vero che esse servono a dismettere, da parte del Comune, aree che hanno come programma costruttivo un piano prestabilito dal Comune stesso, aree che vengono dal Comune espropriate, aree quindi che servono a destinare, a soggetti utilizzatori particolarmente bisognosi, abitazioni rivestenti natura di patrimonio indisponibile, la cui caratteristica è quella di non poter essere negoziati se non rispettando le norme per essi espressamente previste, come dispone l’art. 828,
secondo comma c.c.); invece le convenzioni previste dalla legge Bucalossi sono
convenzioni destinate tutte a disciplinare con particolari limitazioni un vantaggio che
ha acquisito un soggetto che intende costruire (e quindi si tratta di convenzioni
propriamente non urbanistiche, bensì più propriamente edilizie, proiettate come
sono a disciplinar la concreta realizzazione di una singola costruzione in qualunque
parte del territorio comunale).
Si comprende pertanto come le prime (convenzioni urbanistiche) producano
effetti che si ripercuotono anche nei diritti dei terzi (per la valenza erga omnes che
viene riconosciuta alle convenzioni urbanistiche); mentre le seconde non hanno

questa caratteristica, ancorché assoggettate a pubblicità immobiliare."
 
Ultima modifica di un moderatore:

Giuseppe Di Piero

Membro Attivo
Professionista
Non riesco a condividere le opinioni di alcuni partecipanti al forum. Ma come pensate che l'esito di una causa nei confronti dei primi venditori possa essere dato per scontato...per via di una sentenza??? Ma avete trascurato l'evoluzione della vicenda??? Qualcuno sostiene che i nulla osta non sono validi e in sede di giudizio sono carta straccia...e chi se ne frega dei nulla osta!!! State trascurando che l'ammissione di responsabilità del comune per il lassato é scritta nero su bianco sulla delibera in carta intestata e firmata dalla massima autorità dell'attuale amministrazione!!!! In parole povere in un contenzioso verrebbe tirato in ballo il comune semplicemente allegando agli atti la delibera...risultato causa decennale...venditore pressoché immune e acquirente con spese legali da sostenere

La Delebera non è ancora definitiva perchè non sono ancora scaduti i termini per la sua impugnazione.
Al punto n. 1 delle ns. "Osservazioni" (cui il Prefetto Tronca non ha ancora dato risposta) si contestava appunto la ricostruzione normativa effettuata in "Premessa" della Delibera stessa che , si badi bene , è stata predisposta da Dirigenti e funzionari quantomeno interessati a salvare il proprio sedere.
 

lupin3

Membro Attivo
Privato Cittadino
Dove stà lo scandalo se chi incassa una plusvalenza che sembra una vincita all superenalotto debba versare una cospicua cifra (25.000 - 30.000) euro nella casse comunali?
Tutto giusto quello che dice.... ma anche il comune dovrebbe dare la possibilità di poter trasformare il diritto di superficie in piena proprietà oltre che a dare la possibilità di poter vedere a prezzo di mercato pagando l'affrancazione per rimuovere il vincolo.... strano che dopo tanti anni alcuni pdz siano ancora bloccati. ... non crede?
 

lupin3

Membro Attivo
Privato Cittadino
Poi altra curiosità ma questa stima di affrancazione ( 20000 30000 euro ) è dello stesso ordine di grandezza di quello applicato in altri comuni? Qualcuno ne sa qualcosa?
 

Houdini72

Membro Attivo
Privato Cittadino
La Delebera non è ancora definitiva perchè non sono ancora scaduti i termini per la sua impugnazione.
Al punto n. 1 delle ns. "Osservazioni" (cui il Prefetto Tronca non ha ancora dato risposta) si contestava appunto la ricostruzione normativa effettuata in "Premessa" della
stessa che , si badi bene , è stata predisposta da Dirigenti e funzionari quantomeno interessati a salvare il proprio sedere.
La ricostruzione normativa potete anche contestarla ma rimane il fatto che se la Cassazione ha chiesto l'intervento delle Sezioni Unite probabilmente l'interpretazione delle leggi non era così scontata o semplice...hanno avuto difficoltà i giudici ad esprimersi figuriamoci i cittadini che si sono rivolti a notai e comuni che hanno dato il via libera. Noto che ci si ostina ancora a paventare ricorsi e controricorsi....per fare cosa??? Bloccare l'unica possibilità di uscita per chi ha il problema??? Perché invece di non mettere uno contro l'altro venditori e acquirenti non li unite per una richiesta di risarcimento nei confronti di comune e notai??? Gli estremi ci sono: dalla mancata attuazione della normativa del 2011 alla ratifica di atti parzialmente nulli, al rilascio di nulla osta, all'ammissione di errore sulla stessa delibera..........
 

Giuseppe Di Piero

Membro Attivo
Professionista
La ricostruzione normativa potete anche contestarla ma rimane il fatto che se la Cassazione ha chiesto l'intervento delle Sezioni Unite probabilmente l'interpretazione delle leggi non era così scontata o semplice...hanno avuto difficoltà i giudici ad esprimersi figuriamoci i cittadini che si sono rivolti a notai e comuni che hanno dato il via libera. Noto che ci si ostina ancora a paventare ricorsi e controricorsi....per fare cosa??? Bloccare l'unica possibilità di uscita per chi ha il problema??? Perché invece di non mettere uno contro l'altro venditori e acquirenti non li unite per una richiesta di risarcimento nei confronti di comune e notai??? Gli estremi ci sono: dalla mancata attuazione della normativa del 2011 alla ratifica di atti parzialmente nulli, al rilascio di nulla osta, all'ammissione di errore sulla stessa delibera..........

A dispetto del tuo Nick, rischi di legarti con le tue stesse mani perchè se dovesse valere il principio da te richiamato (che riporto sotto), la responsabilità del Comune (o meglio dei Dirigenti comunali che hanno firmato e scritto di tutto e di più) sarebbe azzerata!

ma rimane il fatto che se la Cassazione ha chiesto l'intervento delle Sezioni Unite probabilmente l'interpretazione delle leggi non era così scontata o semplice...hanno avuto difficoltà i giudici ad esprimersi figuriamoci i cittadini che si sono rivolti a notai e comuni che hanno dato il via libera

La parte della sentenza di Cassazione in cui si parla di interpretazione ondivaga della norma è assolutamente "fuori linea" rispetto alla giurisprudenza di riferimento e alla normativa nazionale e comunitaria.

Pertanto non ho dubbi che sarà rivista dalla stessa Cassazione quando si tratterà di discutere sulla responsabilità di notai.
 

Hal75

Membro Junior
Agente Immobiliare
Forse non vi è chiaro che i notai prima di redigere l'atto di compravendita prendono in consegna i precedenti rogiti ove è menzionata la convenzione tra comune e impresa costruttrice quindi il notaio è a conoscenza dei vincoli a meno che non ne chieda copia ( comunque sarebbe una grave negligenza!!! )Chiedo nuovamente al sig Di Piero paladino dei poveri di aggiornarci su eventuali cause verso questi numerosissimi notai che hanno infranto la legge!!!!!
 

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