Secondo me il Comune non si è mosso per interessi economici come qualcuno sostiene, ne per ragioni politiche, ma ha semplicemente peccato di pressapochismo: qualche funzionario comunale, ormai più di 20 anni fa, ha studiato la legge, le convenzioni, i rogiti, ecc, e ha interpreto il tutto a modo suo; da allora (sino ad oggi) il Comune ha considerato buone quelle conclusioni, a mio parere senza malizia o secondi fini,
Adesso tu vai a ritrovare l'omino che ha scatenato inizialmente tutto il casino, magari ha già stirato lì zoccoli da anni (scusate se ogni tanto scivolo), come fai a ricostruire la vicenda?
Putroppo quando si entra in ambito politico bisogna seguire la legge, andare a capire cosa è successo, nemmeno il M5S può sottrarsi, non possono agire ad-k@zzum manco loro...
Non ne sono così sicuro, a causa della loro incomprensibile perseveranza. O meglio, tale
Questo purtroppo ci fa capire quanto impervia sia la strada per vederci riconosciuti i nostri diritti anche oggi. Ma io ho la testa dura e non mi tiro indietro. Spero che tanti altri la pensino allo stesso modo.Non sono sicuro che, a suo tempo, oltre 20 anni fa, fosse stato solo un "omino" a scatenare questa situazione interpretando maldestramente la Legge. Infatti, per quanto contorta, la Legge (o le Leggi) alcuni punti che definirei di una chiarezza "cristallina" li aveva: primo fra tutti l'obbligo inderogabile di allegare ai rogiti di vendita, a partire dalla prima, la Lista dei Prezzi massimi. Chiarito questo che credo nessuno possa negare, io di "omini" che hanno interpretato male la Legge su questo punto ne ho incontrati molti che, alla mia richiesta di fornire la Lista dei prezzi massimi, hanno risposto, in ordine di tempo:
Come si vede sopra, di "omini" che hanno sbadatamente male interpretato la Legge ve ne sono stati almeno 6, senza contare tutti i loro collaboratori, e solo nel caso del mio appartamento ...
- Il rappresentante Legale della Societa' Costruttrice: "di quale lista sta parlando, il prezzo lo abbiamo concordato e messo nero su bianco sul compromesso, quindi, se ora non vuole piu' comprare, me lo dica che ho la fila dei possibili acquirenti, ma quanto ha gia' versato (tutta la parte in contante al netto del mutuo), me lo tengo come risarcimento danni!".
- Il Notaio: (lo stesso che ha stipulato sia la Convenzione con il Comune, dove la Lista dei prezzi massimi era citata in modo inequivocabile, sia il mio rogito) "non esiste nessuna lista e non ho tempo da parder con le sue richieste, per l'Impresa posso garantire io che e' tutto regolare, anzi, mi fornisca il documento ...OMISSIS... che dimostra che quello che sta dichiarando nel rogito e' vero (da notare che erano le classiche dichiarazioni che vengono rese davanti al notaio sotto la propria responsabilita' e, come tali, non necessitano di alcuna documentazione dato che in caso di falsita' le conseguenze sarebbero anche penali ...).
- Il Giudice (quello incaricato della causa che io ed alcuni altri primi acquirenti abbiamo fatto contro la Societa' Costruttrice per ottenere la restituzione delle maggiori somme pagate a vario titolo, incluso il maggior corrispettivo rispetto alla Lista dei prezzi massimi): nonostante piu' volte richiesto dal nostro avvocato, questo "Giudice" ha volutamente omesso, nel quesito posto al CTU, qualsiasi riferimento alla ricerca della Lista dei prezzi massimi secondo la Convenzione con il Comune, e tantomeno il calcolo della differenza di prezzo citato sul rogito rispetto al prezzo calmierato, limitando a chiedere solo verifica delle altre somme pagate (es.: ingenti interessi di preammortamento che. per fortuna, il CTU ha evidenziato, anche se l'Impresa non li ha mai restituiti poiche' lo stesso giudice, fra rinvii e cavilli ha dato modo alla Societa' di andare in liquidazione volontaria!!!).
- Un funzionario del Comune di Roma (quello che ha contattato il nostro Consulente di parte nella causa di cui sopra per fare il calcolo completo delle maggiori somme pagate) la sua risposta al CTP e' stata: "Non esiste nessuna Lista dei prezzi massimi per questa Convenzione, d'altra parte non e' necessaria poiche' la Lista dei prezzi massimi citata in Convenzione NON e' un obbligo sanzionabile, quindi se l'Impresa non l'ha presentata non possiamo farci nulla!" Forse per questo funzionario non era una sanzione la modica somma ottenuta moltiplicando per 4 volte le differenze di prezzo, che, nel 1989, erano in media di circa 25 milioni di lire ad appartamneto (con variazioni a seconda della grandezza) per un palazzo di 100 appartamenti. Quindi stiamo parlando di 25 milioni x 100 appartamenti x 4 volte = 10 miliardi di lire, cioe' oltre 5 milioni di Euro che, con la semplice rivalutazione ISTAT, superano i 10 milionoi di euro di adesso!
- Il sindaco di Roma del tempo: che non ha dato il minimo cenno di risposta al mio esposto (inviato sia al Sindaco che alla Procura della Repubblica).
- Il sostituto Procuratore della Repubblica (quello che ha sostituito il primo che aveva cominciato a muoversi nella giusta direzione e al quale avevo reso le mie dichiarazioni tramite un Funzionario di Polizia che mi aveva convocato a fronte del mio esposto e che aveva commentato "questa e' una TRUFFA bella e buona ed anche di quelle pesanti!"): tale secondo sostituto ha archiviato il tutto!
Quindi DUBITO fortemente che si sia trattato di "buona fede" di qualcuno con scarse conoscenze di legge ma di ben altro!