Siamo ad un punto morto.
La nostra conoscenza delle norme, di ogni loro sfaccettatura e di tutte le problematiche connesse, grazie soprattutto al lavoro immane di
@Santi60 e di tante altre persone di buona volontà, dopo 430 pagine di discussione non potrà essere più ampia.
Abbiamo individuato il colpevole, ne abbiamo capito le motivazioni, e abbiamo compreso bene, tornando ormai al punto iniziale, cosa servirebbe per sistemare le cose.
L'affrancazione non può essere richiesta a chi ha già acquistato a prezzo di mercato.
La delibera 40 va cancellata e rifatta: è sbagliato il calcolo dei valori venali, è sbagliato non considerarla come anticipo della trasformazione.
Ed è sbagliato richiedere l'affrancazione a chi trasforma con convenzione stipulata da più di 20 anni.
Inoltre, torna il tema dell'affrancazione come mero anticipo, a fronte del quale, nei pdz non sbloccati, potrà un giorno essere richiesto un conguaglio all'attuale proprietario.
Senza che il comune sblocchi tutti i pdz, parliamo di una normativa monca.
Abbiamo addirittura individuato lo scenario che questi interventi disegnano rispetto al futuro dell'edilizia agevolata a Roma: in pratica, ne segnano la fine.
Ma, se la nostra conoscenza, ormai, non potrebbe essere più ampia, oggi i nostri strumenti e le nostre capacità di intervento, paradossalmente, sono ridotti quasi a zero.
In questi mesi, infatti, il comune si è dotato di una normativa di riferimento, complessa quanto basta, ma incontrovertibile dal suo punto di vista: se oggi vai al dipartimento e vuoi vendere, devi affrancare.
Tant'è.
Qualcuno dice che bisogna coinvolgere la politica: sicuri che la politica non sia già ampiamente coinvolta?
Come potremmo spiegare alla politica una vicenda del genere?
Cosa dovrebbe fare Berdini? La normativa c'è e presto sarà operativa: chi gliele spiega 400 pagine di analisi di leggi leggine commi, articoli e formulette?
Quello che gli andava detto, probabilmente glielo hanno spiegato bene i funzionari del dipartimento.
Ci sono 1500 domande di affrancazione in attesa di essere lavorate: completandole, risolviamo anche la questione di quei poveretti che hanno compravendite in ballo.
La nostra situazione è impossibile anche solo da mettere in un volantino!
Mi dite un solo motivo per cui la politica dovrebbe intervenire abrogando una normativa già presente? Solo perché è un'ingiustizia?
Forse perché 15 utenti di un forum si sono accorti delle imperfezioni di quella normativa?
Alcuni si oppongono ad un'azione legale collettiva, coordinata e congiunta: certo, tempi troppo lunghi, non ne usciremmo mai.
Ma, in realtà, sappiamo già che non ne usciremo mai.
Io credo che una vicenda così intricata si possa risolvere solo con un buon avvocato immobiliarista, unendo gli sforzi se possibile.
Ma, se dopo 430 pagine non siamo d'accordo nemmeno su questo, allora siamo arrivati alla fine: ci teniamo casa nostra, oppure facciamo come dicono le norme del comune.