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In generale è così con qualche distinguo:
Per il punto 2 il fattore 0.85 si applica solo in caso di assenza di contributo statale/regionale (mutui agevolati), c'è sempre il fattore 0.6 da moltiplicare per ottenere il 60% del valore venale ed il costo pagato dalla cooperativa/Impresa deve essere rivalutato con ISTAT.
Cioè per la precisione:
costo affrancazione= (Tr/99) X (Valore venale X 0,60 X (1 - r)) X merticubi virtuali - Costo pagato dalla cooperativa X Rivalutazione ISTAT)* millessimi abitazione/millesimi totali
(in alcuni casi con interventi misti residenziali e non residenziali i millesimi possono non essere calcolati dividendo per 1000, ma bisogna vedere le Tabelle millesimali).
Il valore "r" può essere 0,15 in assenza di contributo pubblico oppure 0 in caso di mutuo agevolato o altro contributo pubblico.
Per quanto riguarda il punto 3, secondo la versione della Legge "interpretata" dal Comune di Roma leggendo a suo "uso e consumo" la famosa Sentenza, se fai prima l'Affrancazione, per ottenere la trasformazione in proprietà, poi devi comunque pagare in più l'intero ammontare senza il coefficiente (Tr/99), ma con l'abbattimento del 50% cioè r = 0.5 (scrivono che c'era stato tale abbattimento nelle passate Deliberazioni, cosa che NON è vera, ma hanno inserito tale coefficiente per rendere più credibili le stime sballate del valore venale, un po' come fanno alcuni negozi in periodo di saldi: prima aumentano il prezzo base e poi applicano lo sconto del 50% ...). Ammesso che uno di questi giorni si decidano a prendere in esame le pratiche di Trasformazione che, per altro, sono al momento ammesse solo per 14 PdZ.
Al contrario se riesci a fare prima la Trasformazione (oppure se l'hai già fatta ed anche se hai un atto pubblico registrato che dice di essere libero da qualsiasi onere e vincolo nei confronti del Comune di Roma, che, secondo loro, è un "refuso" di cui nessuno si è mai accorto negli ultimi 13 anni, cioè siamo praticamente alla TRUFFA di un contratto che non viene più riconosciuto valido in modo unilaterale!) devi comunque anche affrancare pagando il 30% del corrispettivo cioè:
0.30 X (Valore venale X 0.60 X (1 - r)) X merticubi virtuali - Costo pagato dalla cooperativa X Rivalutazione ISTAT)* millessimi abitazione/millesimi totali.
In qualsiasi modo ti metti devi pagare due volte sia il Comune che un Notaio!
Per il punto 4 non saprei.
Non sono svenuto poiché, come si dice, ormai "ho fatto il callo" e mi aspetto di tutti da questi "Signori"!Caro @Santi60 ho proprio paura che il diavolo stavolta è più brutto di quanto lo hai dipinto. Spero di stare per scrivere delle c..e ma tieni pronto un bicchier d'acqua e i sali.
Se le farneticazioni che Cesco ci ha descritto sono vere, ossia che il vincolo, anche trasfomando, rimane quello della convenzione originaria in superficie basata sulla 865 , in questo caso il tempo residuo non si calcola più sui 20 ma sui 99 anni.
In pratica con la loro tesi una convenzione trasformata non è come quella direttamente in diritto di proprietà e si porta dietro il vincolo della superficie, ma la durata di tale vincolo sarebbe così di 99 anni e non di 20.
Se invece così non fosse, tutti i preziosi i richiami che tu fai agli articoli e commi diventerebbero ridondanti, il castello gli crollerebbe da solo in testa anche solo con questa osservazione.
Non e possibile che da una parte ci vengono a dire che il vincolo è quello della convenzione originaria di 99 anni e dall'altra propongono formule basate sui 20 anni per l'afrancazione dopo la trasformazione.
Forse ti è sfuggita la mia risposta a Cesco sulle arrampicate sugli specchi.
Che questa semplice contraddizione evidenzia che il loro ragionamento è demeziale è pacifico, ma per coerenza varrebbe quello che ho scritto sopra e il costo dell'affrancamento dopo la trasformazione sarebbe lo stesso di quello fatto in dirirtto di superficie.
Delle due l'una.
Svenuto?
@Cesco76 , io e credo anche tutti gli altri del Forum abbiamo capito come la pensi, ma, quando ti sveglierai dal letargo nel quale scrivi di essere tornato, potresti cortesemente sottoporre agli Avvocati ed al Notaio che hai citato in un tuo precedente post le seguenti domande e, sempre cortesemente, farci sapere cosa rispondono?Vabbuò Santi contento tu... La cassazione le sentenze le da leggendo le leggi e a loro si ispira non i bigliettini dei baci perugina... Poi se vuoi far finta di non capire... Ti dico che come interpreti tu la legge ( ripeto interpreti) a logica mi senbra giusto. Ma come la cassazione l'ha interpretata ( ripeto interpretata) dove per giungere alla sentenza su un caso di compromesso come
Dici tu ha partorito la sentenza analizzando tutte le leggi e le argomentazioni citando anche la 10-1977 con quello che ne consegue. Poi anche alcuni uomini di legge l'hanno interpretata in un certo modo.... Ora ripeto x carità a mio avviso sarebbe più onesta la tua ... Ma purtroppo ho il dubbio che la sentenza della cassazione, ovvero gente che un tantino di più ci capisce a livello di leggi, connla sua interpretazione. Agli occhi di un giudice potrebbe pesare un tantino in più del interpretazione si Santi60.... Detto questo torno in letargo e in bocca al lupo a tutti!!!
@Mobil come mi hai fatto notare questo tuo post mi era sfuggito e non posso che essere d'accordo al 100%! Si stanno proprio arrampicando sugli specchi, ma prima o dopo qualcuno si arrabbia: ho viso su FB https://www.facebook.com/groups/302585170104375/permalink/305851856444373/ degli abitanti di un intero quartiere che hanno già fatto la Trasformazione ed ora non hanno proprio nessuna intenzione di pagare l'Affrancazione anche perché hanno in mano una nuova Convenzione firmata da un funzionario del Comune di Roma (con potere di firma) che, in base allo schema di Convenzione approvata con la Deliberazione 54/2003, riporta la clausola che dopo 20 anni decadono tutti i vincoli ed obblighi con il Comune!L'unica cosa chiara è che si stanno arrampicando sugli specchi, appellandosi ad una sentenza a dir poco originale.
Ma le sentenze non sono legge.
Forse sono io che non ci ho capito nulla....allora... secondo il tuo/loro ragionamento ci sono cose che la convenzione originaria si porta dietro dalla 865/71, es il vincolo al prezzo, e altre che ricalcano la 10/77, il divieto dei 20 anni.
Se io trasformo in pratica non ho alcun vantaggio se non tra 99 anni, solo svantaggi. La cosa è alquanto strana, visto che la direzione dei soldi per la trasformazione è a da casa mia a casa loro e non viceversa, e non è neanche un importo trascurabile.
Poi, se ritieni che sia quello che il legislatore intendeva, allora mi devi spiegare che senso avrebbe la possibilità da parte delle amministrazioni di rapportare il corrispettivo per la rimozione del vincolo agli anni restanti della convenzione anche se in proprietà, quando invece tale vincolo, a loro dire, non scadrebbe mai.
Anche solo questo cavillo, presente nella legge, basterebbe a far crollare tutto il castello, e a dare alla legge il senso che il legislatore intendeva.
Questo non ti fa pensare che nel tuo/loro ragionamento, compresa quello della cassazione se così interpretata correttamente, c'è qualcosa che non quadra?
Continuo a ritenere che senza un intervento legislativo organico che faccia chiarezza e rimetta mano alla materia radicalmente seremo sempre alla balia di quelche sentenza estemporanea e interpretazioni capziose e a senzo unico, ovviamente quello da casa mia a casa loro.
Avete nella convenzione un paragrafo simile a questo ? Parlo di diritto di superficieVedi l'allegato 13347
Parlo del conguaglio, citato in vari post di questa discussione, relativo alla concessione del diritto di superfice per l'esproprio del terreno. A quanto pare questo è uno dei problemi che ha bloccato, negli anni scorsi, la possibilità di Trasformazione a solo 14 dei numerosi PdZ poiché solo per tali 14 PdZ le procedure di espropriazione/urbanizzazione erano state completate o, quantomeno, se ne conosceva il costo e non c'erano più cause in sospeso con i proprietari originari del terreno.
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