Non è ancora definitivo, è solo una proposta:
Il Governo ammorbidisce l'attestazione di prestazione energetica degli immobili. È la novità più importante, contenuta nei disegni di legge collegati alla legge di stabilità, che il Consiglio dei ministri si accinge ad approvare. La durissima sanzione della nullità dei contratti di vendita e locazione diventerà un ricordo. Sempre che le misure siano confermate dal Parlamento: per adesso, infatti, si tratta di semplici proposte, che andranno vagliate da Camera e Senato.
In questo modo l'esecutivo mette fine a una polemica lunghissima. Il decreto n. 63/2013, infatti, lo scorso giugno ha introdotto il nuovo attestato denominato «Ape», revisionando tutta la materia della certificazione energetica. Tra le varie misure, veniva previsto un obbligo parecchio stringente: il documento andava allegato alle vendite, alle locazioni e alle cessioni di immobili a titolo gratuito. In alternativa, il contratto risultava nullo.
In un mercato già asfittico e vessato da decine di adempimenti, questa tagliola era parsa da subito eccessiva. Così il collegato sviluppo corre ai ripari. E, «data l'esigenza di introdurre semplificazioni al provvedimento», adotta due rimedi. Il primo è l'eliminazione dell'obbligo in caso di trasferimento di immobili a titolo gratuito. Ma a pesare davvero è il secondo. In caso di vendita e locazione alle quali non sia stato allegato l'Ape, la sanzione non sarà più l'annullamento del contratto ma una semplice multa, pari a 500 euro.
Fonte sole24ore