canovi

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Privato Cittadino
Sono proprietario all' 80% di un immobile commerciale dato in locazione. Il contratto e' scaduto il 31 dicembre 2024 e non e' stato rinnovato .( Sia io che mio fratello ,proprietario al 20% abbiamo mandato regolare disdetta di non rinnovo entro i termini di legge.)
Il conduttore non se ne vuole andare.
Posso avviare la pratica di sfratto, anche se mio fratello non e' d' accordo?
 

STUDIO DUCHEMINO

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Sono proprietario all' 80% di un immobile commerciale dato in locazione. Il contratto e' scaduto il 31 dicembre 2024 e non e' stato rinnovato .( Sia io che mio fratello ,proprietario al 20% abbiamo mandato regolare disdetta di non rinnovo entro i termini di legge.)
Il conduttore non se ne vuole andare.
Posso avviare la pratica di sfratto, anche se mio fratello non e' d' accordo?
Secondo me si.
Si presume che il fratello sia d'accordo, a meno che non riesca a dimostrare un dissenso che valga più dell'80 %.
Secondo Tribunale Tivoli, Sentenza, 23/04/2021, n. 604, "in tema di tutela del diritto di comproprietà, qualora il partecipante alla comunione compia un atto di ordinaria amministrazione, anche consistente in un negozio giuridico o in un'azione giudiziale aventi tali finalità, come l'agire per finita locazione contro i conduttori della cosa comune o, come "sub specie", per morosità, la presunzione del consenso degli altri che sussiste ai sensi dell'art. 1105, comma 1 c.c., può essere superata dimostrando l'esistenza del dissenso degli altri comunisti per una quota maggioritaria o eguale della comunione, senza che occorra che tale dissenso risulti espresso in una deliberazione a norma dell'art. 1105, comma 2 c.c."
Oltretutto, lui ha dato disdetta, quindi anche per la sua quota siamo ormai nell'occupazione senza titolo.
 

canovi

Membro Junior
Privato Cittadino
Secondo me si.
Si presume che il fratello sia d'accordo, a meno che non riesca a dimostrare un dissenso che valga più dell'80 %.
Secondo Tribunale Tivoli, Sentenza, 23/04/2021, n. 604, "in tema di tutela del diritto di comproprietà, qualora il partecipante alla comunione compia un atto di ordinaria amministrazione, anche consistente in un negozio giuridico o in un'azione giudiziale aventi tali finalità, come l'agire per finita locazione contro i conduttori della cosa comune o, come "sub specie", per morosità, la presunzione del consenso degli altri che sussiste ai sensi dell'art. 1105, comma 1 c.c., può essere superata dimostrando l'esistenza del dissenso degli altri comunisti per una quota maggioritaria o eguale della comunione, senza che occorra che tale dissenso risulti espresso in una deliberazione a norma dell'art. 1105, comma 2 c.c."
Oltretutto, lui ha dato disdetta, quindi anche per la sua quota siamo ormai nell'occupazione senza titolo.
Grazie x le delucidazioni. Ma io non sono in comproprieta'. Dopo la morte di mio padre io e mio fratello siamo gli unici eredi. E' stato fatto un regolare rogito notarile e io nel locale in questione sono proprietario di 395 metri, mio fratello di 140. Esiste anche un confine, non ancora definito da parete che non e' stata fatta perche' c' era l' inquilino.
Adesso, con il contratto finito, io vorrei fare, oltre la parete, dei lavori di ristrutturazione, ma sono bloccato.
Ho gia' l' autorizzazione del comune x eseguire i lavori.
 

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