Freddo, gelo, neve, disagi, strade bloccate e trasporti paralizzati, migliaia di cittadini rimasti isolati e senza elettricità in lotta contro l’assideramento. Tanti agenti immobiliari metaforicamente con le gomme a terra che si lamentano dei tanti appuntamenti saltati. Ma allora quelle sul "global warming" sono solo delle “great balls of fire”?
La scorsa settimana, il Met Office's Hadley Centre e la Climatic Research Unit della Università della East Anglia, hanno fatto sapere che il Pianeta Terra NON si è riscaldato negli ultimi 15 anni, sulla base dei dati raccolti da 30.000 stazioni di rilevamento climatico.
Secondo voi, a pelle, il riscaldamento globale del pianeta terra è effettivamente in atto perché legato essenzialmente all’inquinamento terrestre e alle emissioni antropiche, anche se si svilupperà nel lunghissimo periodo, oppure il futuro molto prossimo sarà più freddo e ci avvieremo verso una mini era glaciale, come quella verificata nella metà del 1600, come cominciano, timidamente, a sostenere una parte degli scienziati e dei climatologi? Dovremo abituarci ad inverni sempre più rigidi?
Oppure dobbiamo approcciarci a queste tematiche con una dose di prudenziale incertezza, stante il carattere estremamente variabile del clima terrestre, che viene condizionato da svariati di fattori diversi, tipo le radiazioni solari, la temperature delle correnti marine, l’eruzione dei vulcani e le maree degli oceani?
Chi sostiene e difende a spada tratta il paradigma scientifico del global warming ha solo ed esclusivamente interessi scientifici da difendere?
La scorsa settimana, il Met Office's Hadley Centre e la Climatic Research Unit della Università della East Anglia, hanno fatto sapere che il Pianeta Terra NON si è riscaldato negli ultimi 15 anni, sulla base dei dati raccolti da 30.000 stazioni di rilevamento climatico.
Secondo voi, a pelle, il riscaldamento globale del pianeta terra è effettivamente in atto perché legato essenzialmente all’inquinamento terrestre e alle emissioni antropiche, anche se si svilupperà nel lunghissimo periodo, oppure il futuro molto prossimo sarà più freddo e ci avvieremo verso una mini era glaciale, come quella verificata nella metà del 1600, come cominciano, timidamente, a sostenere una parte degli scienziati e dei climatologi? Dovremo abituarci ad inverni sempre più rigidi?
Oppure dobbiamo approcciarci a queste tematiche con una dose di prudenziale incertezza, stante il carattere estremamente variabile del clima terrestre, che viene condizionato da svariati di fattori diversi, tipo le radiazioni solari, la temperature delle correnti marine, l’eruzione dei vulcani e le maree degli oceani?
Chi sostiene e difende a spada tratta il paradigma scientifico del global warming ha solo ed esclusivamente interessi scientifici da difendere?