catia

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Devo affittare un appartamento nel quale la proprietaria vuole mantenere la residenza pur non abitandolo. Il futuro inquilino vuole anch'esso stabilirvi la residenza. Che pasticcio viene fuori quando comunico la cessione fabbricato? Risulta un unico nucleo familiare?
grazie a tutti
 

jhonny

Membro Attivo
Amm.re Condominio
ciao,
infatti un pasticcio se il contratto d' affitto è registrato se fanno un controllo intrecciato al locatore lui dovrebbe giusificare quella residenza a che titolo come mai?
Farei capire al locatore che nn ha una gran convenienza e che dovrebbe valutare lui il rischio,il conduttore nn ha problemi!!
 

catia

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Vuole lasciare la residenza perchè è prima casa, sta pagando un mutuo e vivendo in altra regione in un altro alloggio, temo dovrà pagare anche l'ICI:domanda: I pareri sono discordanti c'è chi dice si può fare .... ma come?
 

Massimiliano Bonini

Membro Junior
Agente Immobiliare
Ciao a me è successo la settimana scorsa. Ho affittato un appartamento dove il proprietario per motivi solo fiscali non voleva togliere la residenza. La parte conduttrice è una famiglia di albanesi con permessi di soggiorno regolari.
Abbiamo chiesto nel comune dove è ubicato l'immobile e la risposta è stata la seguente:
Nello stesso immobile possono risiedere due nuclei familiari distinti purchè non abbiano nessun vincolo di parentela. (per questo ho precisato che erano albanesi)
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Ciao a me è successo la settimana scorsa. Ho affittato un appartamento dove il proprietario per motivi solo fiscali non voleva togliere la residenza. La parte conduttrice è una famiglia di albanesi con permessi di soggiorno regolari.
Abbiamo chiesto nel comune dove è ubicato l'immobile e la risposta è stata la seguente:
Nello stesso immobile possono risiedere due nuclei familiari distinti purchè non abbiano nessun vincolo di parentela. (per questo ho precisato che erano albanesi)

Se sono legati da vincoli di parentela cosa succede???
 

catia

Membro Attivo
Agente Immobiliare
X Massimiliano ho telefonato stamani al comune e mi è stata data la risposta inversa: risulterebbe che in quell'abitazione convivano due nuclei familiari con tutte le conseguenze del caso... perciò Massimiliano vacci piano e approfondisci poi scusami semmai se fossero parenti sarebbe tutto più facile e giustificabile anche se il problema della "famiglia allargata" ci sarebbe comunque
 

catia

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Se sono legati da vincoli di parentela cosa succede???

Ecco La risposta dopo che ho posto la stessa domanda in un altro forum immobiliare

Questa dispone la legge in materia di residenza, legga tutto quanto, stampi il contenuto e si rechi all'ufficio anagrafe del Comune, chiarendo che la legge glielo consente:
Ministero dell’Interno Dipartimento Affari Interni e Territoriali Direzione Centrale per i Servizi demografici Area I anagrafe della Popolazione

RESIDENTE:
Per famiglia anagrafica, secondo quanto disposto dall’art. 4 del d.P.R. n. 223/1989, si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune.
Per aversi una famiglia anagrafica devono dunque coesistere due elementi, ossia la coabitazione ed uno dei vincoli sopraspecificati.
In pratica, quando più persone vivono nello stesso alloggio e sono legate da uno dei vincoli anzidetti, queste costituiscono una famiglia anagrafica.

Quando invece fra più persone coabitanti non esiste alcun vincolo fra quelli specificati dall’art. 4 del d.P.R. n. 223/1989, allora si formeranno più famiglie anagrafiche, considerando comunque che la famiglia anagrafica può essere costituita anche da una sola persona.
Come correttamente chiarito” Una persona o famiglia che coabita – nello stesso appartamento – con altra persona o famiglia possono dar luogo a due distinte famiglie anagrafiche se tra i componenti delle due famiglie non vi sono vincoli di cui all’art. 4” (cfr pag. 43, 44 della pubblicazione Metodi e Norme, serie B, n. 29 del 1992, redatta congiuntamente dall’ISTAT e da questo Ministero)
Per quanto riguarda in particolare i vincoli affettivi, la dichiarazione già resa sull’esistenza di detti vincoli al momento della costituzione della famiglia anagrafica, non può essere soggetta a continui ripensamenti ed i vincoli debbono ritenersi cessati con il cessare della coabitazione.
Il concetto di nucleo familiare è stato chiarito dal Consiglio di Stato, nella sentenza n. 770 del 4.5.1994,nella quale è stata riaffermata la valenza ai soli “effetti anagrafici” della definizione della famiglia contenuta nell’art. 4 del d.P.R. n. 223/1989, sottolineando la differenza che intercorre con il concetto di famiglia nucleare composta da genitori e figli, che deve essere presa in considerazione ad altri fini, quali ad esempio quelli fiscali, per determinare l’esenzione da alcuni tributi o per l’applicazione di talune agevolazioni.
Come questo Ministero ha avuto occasione di precisare, con circolare n. 5/95 del 15.3.1995, la pronuncia del Consiglio di Stato è di estrema importanza poiché evidenzia che ai fini fiscali è il “nucleo familiare” a dover essere preso in considerazione e non, come spesso avviene, la famiglia anagrafica, “nel cui ambito ben possono individuarsi più nuclei familiari, ancorché non certificabili anagraficamente, ma che deve essere considerata ai soli fini anagrafici e cioè la rilevazione delle posizioni delle famiglie che hanno stabilito nel Comune la residenza”.
Alla luce delle predette considerazioni, è chiaro che nella stessa abitazione possono esistere più famiglie anagrafiche se fra i soggetti che vi abitano non sussiste alcuno dei vincoli di cui all’art. 4 del d.P.R. n. 223/1989.
La famiglia anagrafica sarà unica quando fra i vari soggetti esistono i predetti vincoli.
Cordiali saluti
geom. Oreste Terracciano
 

catia

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Sono andata all'ufficio anagrafe e mi hanno semplicemente detto che loro non consigliano mai questa soluzione perchè comunque siamo ai limiti della questione. Innanzi tutto in teoria ci dovrebbe essere una convivenza, inoltre a chi si intestano le utenze? Ai nuovi arrivati ? Insomma meglio riflettere e considerare tutti i pro e i contro. Io ho deciso lascio perdere;)
 

Massimiliano Bonini

Membro Junior
Agente Immobiliare
Ciao Catia, mi sembra di capire che quello che mi è stato detto a me dal Comune sia corretto.
Poi per esperienza, ogni comune vuole interpretare a suo modo le normative.
Saluti
 

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