Per mantenere i benefici sulla prima casa a cui le fa riferimento, è sufficiente spostare o avere già la residenza nel comune dove è avvenuto l'acquisto. Una volta rispettata questa condizione, lei può tranquillamente affittare la sua casa senza perdere i benefici ottenuti.
.....nel caso specifico deve trasferirsi in
un'altra regione...
l'importante è che i requisiti siano
già stati maturati al momento dell'acquisto o entro i 18 mesi (essere ubicata nel Comune dove l'acquirente ha la propria residenza o in cui intende stabilirla
entro 18 mesi dall' acquisto oppure nel Comune in cui l'aquirente svolge la propria attività). Può acquistarsi con le agevolazioni anche un'abitazione affittata o da affittare dopo l'acquisto. So che si perdono le agevolazioni solo in caso di
vendita della casa entro 5 anni dall'acquisto (salvo riacquistarne altra da adibire come prima casa). Non si perdono se il cittadino italiano si trasferisce
all'estero per lavoro, quindi
presumo neppure se si trasferisce la propria residenza in altro comune...ad ogni modo l'Ufficio delle Entrate può esercitare l'azione di controllo e verifica sulla sussistenza dei requisiti "prima casa", entro il termine massimo di tre anni, per cui se sono passati 3 anni dall'acquisto non hai nulla da temere[DOUBLEPOST=1383904639,1383904405][/DOUBLEPOST]
Altro discorso invece per le agevolazioni sugli interessi passivi del mutuo (si possono detrarre il 19% degli interessi passivi ed oneri accessori nella propria dichiarazione dei redditi per un tetto massimo pari a 4.000 mila euro). In questo caso perderà l'agevolazione avuta, sempre ammesso che lei abbia contratto un mutuo e non avesse pagato in contanti.
Questa cosa è la prima volta che la leggo...puoi citare il riferimento normativo?