Chiariamo subito una cosa. Catastalmente esistono le cantine e i sottotetti, le cosiddette "taverne" e "mansarde" non hanno riscontro nel censimento degli immobili. Il fatto che un locale non sia abitabile è di fatto dovuto a tre fattori fondamentali: 1) superficie (un locale per essere "abitabile" deve essere almeno di 9 mq); 2) luminosità ovvero "rapporto illuminante" (la superficie del locale divisa per 8 deve avere una corrispondente finestra di pari o superiore metratura, quindi se la finestra è di 1 metro per 1,50 la superficie del locale deve essere non più grande di 12 mq. se è superiore non ho superficie finestrata sufficiente e il locale lo posso chiamare cantina o ripostiglio ma non ci posso fare il soggiorno o la camera da letto...); 3) le altezze utili (sono di 2,70 ml., negli anni sono variate ma ora sono quelle, possono essere inferiori per bagni o cantine o sottotetti, in quel caso i locali non sono abitabili ma utilizzabili come locali di servizio). Fatta questa premessa, nessuno mi vieta di fare una taverna (in cantina) e organizzarvi una cena tra amici, l'importante è che l'immobile abbia un locale ad uso cucina (o un soggiorno con angolo cottura) che rispetti le normative edilizie e sanitarie, non esistendo quello non vedo come la casa possa aver avuto l'abitabilità. Eccezioni: negli anni del condono edilizio ho assistito alla regolarizzazione di locali con superficie finestrata insufficiente o altezze inferiori ai ml. 2,70, condonate e regolarizzate, in quel caso (e solo in quel caso, da verificare con la copia della pratica di condono) sono regolari e mantengono l'abitabilità anche se cambiano le norme fino a quando non si eseguono lavori tali da farne perdere l'abitabilità ottenuta dal condono (apertura di nuove finestre, realizzazione di nuovi locali con suddivisione degli spazi o ampliamenti degli stessi....)