Ma non è ottenibile solo con una sostituzione totale o parziale dell'impianto preesistente indicando anche lo smaltimento del preesistente fornendo anche le foto del prima e dopo intervento?
Condivido la tua interpretazione. La detrazione del 65% - a mente dell’art. 14 del DLn° 63/20139 - si applica per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (vedi la guida dell’Agenzia delle Entrate “Le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico”, pag. 12) nell’ipotesi di:
- impianti dotati di caldaia a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione;
- impianti dotati di pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia e contestuale messa a punto ed equilibratura del sistema di distribuzione.
Ne consegue, quindi, che non risulta possibile fruirne per la semplice installazione di una stufa a legna integrativa dell’impianto esistente, come probabilmente avviene nel caso di specie.
Tuttavia, l’installazione della stufa a legna in questione – come suggerito dal geometra di patriziaa – può conseguire un risparmio energetico, e come tale può fruire della detrazione del 50% (art. 16-bis, lettera h) del TUIR n°917/86 e art. 16 del DL n°63/2013 convertito in legge n°90/2013: vedi la guida dell’Agenzia delle Entrate “Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali”, pag. 8). Il 50%, infatti, si rende applicabile anche agli interventi di risparmio energetico, con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego di fonte rinnovabili di energia e anche in assenza di opere edilizie propriamente dette, purché il rendimento, misurato con metodo diretto, non sia inferiore al 70% (attestato dal produttore).
Pertanto, le spese per l’acquisto e l’installazione della stufa in discorso (rendimento termico = 87%) può godere di questo beneficio che non prevede:
a) la sostituzione dell’impianto;
b) gli standard energetici del 65%;
c) l’obbligo di comunicazione all’Enea.
Il conto termico, invece, non offre uno sconto sulle tasse (a differenza degli ecobonus con cui non è cumulabile), ma un contributo diretto, in due rate annuali, ma anche, in questo caso, si parla sempre di sostituzione di impianto di riscaldamento con altri dotati di generatori a biomassa che devono rispondere a precisi requisiti.