giorgio28

Membro Ordinario
Professionista
Salve a tutti la mia domanda è si può lavorare in un appartamento accatastato come tale anche solo facendo grafica pubblicitaria o usandolo come recapito per ditta con partita IVA ? grazie
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Sul tema ho letto sul forum domande e risposte affini al tuo caso.

Certamente nulla vieta di lavorare in un appartamento, ma potrebbero essere necesari degli adempimenti.

Ad esempio pare che se sei in affitto, non potresti scalarne le spese se l'accatastamento non è corrispondente all'attività.

Ma mi pare altrettanto interessante la risposta sulla rivista ufficiale fiscooggi:

Comunicazione della destinazione d'uso dell'appartamento
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Alcune attività possono essere esercitate nella propria abitazione e puoi fissare anche la sede della tua ditta. Diverso é il discorso se per tale attività hai bisogno di un cambio d'uso.
Il tuo Commercialista saprà consigliarti se é consentito per la tua attività.
 

costaelena11

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Essendo grafico pubblicitario penso che avrai aperto la partita IVA come lavoratore autonomo. Se così fosse l'indirizzo della tua abitazione è anche il tuo "domicilio fiscale"; se oltre al domicilio fiscale avessi un ufficio dove operi allora quest ultimo diventerebbe "sede operativa". I lavoratori autonomi ed alcune categorie di professionisti possono utilizzare l'abitazioni anche come sede di lavoro; per gli agenti di commercio invece si presuppone che l'attività sia fatta prevalentemente fuori dall'abitazione (rappresentanti, etc). Quella categoria, infatti, utilizza l'indirizzo di abitazione come sede di lavoro, ma il canone non può essere detratto come costo. Se chiedi al tuo commercialista, in base ai tuoi parametri personali, ti indicherà la via giusta.
 
P

Paca

Ospite
Se destini una stanza ad uso ufficio dovresti poter detrarre in % le spese di gestione.
Io potrei farlo ( come srl) anche se poi lavorando sempre fuori e avendo la sede in casa dei suoceri non l'ho fatto.
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Ma mi pare altrettanto interessante la risposta sulla rivista ufficiale fiscooggi:

Che alla fine dice:

"Se il cambio d'uso è fatto senza opere, non c'è obbligo di denuncia al catasto, per il quale l'unità immobiliare continua ad essere censita come abitazione."

Secondo me dopo l'autorizzazione comunale l'obbligo di denuncia al catasto esiste, eccome.
Chi è Antonina Giordano?
 

m.barelli

Membro Attivo
Professionista
Per il servizio di raccolta rifiuti la tariffa dovrebbe essere diversa a seconda della destinazione d'uso. Probabilmente per una quota di superficie dovrai pagare la tariffa per abitazione e per la restante quella per Ufficio

Un saluto
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Che alla fine dice:

"Se il cambio d'uso è fatto senza opere, non c'è obbligo di denuncia al catasto, per il quale l'unità immobiliare continua ad essere censita come abitazione."

Secondo me dopo l'autorizzazione comunale l'obbligo di denuncia al catasto esiste, eccome.
Chi è Antonina Giordano?

Grazie per il tuo intervento.
Mi sono posto anchi'io la domanda, non tanto per sapere chi sia la Antonina, (di fronte ad un nome femminile ... sei sempre il solito, ... :risata:) quanto per dare un peso alla risposta.
Bene, se vai navigando nel sito delle faq alla rivista, ho trovato una risposta, vado amemoria, che recita circa così.

1) Le domande non sostituiscono la prassi ufficiale degli interpelli e delle circolari, uniche a far fede.
2) le risposte date si basano sulle norme e prassi ufficiali (circolari ecc)
3) Le domande senza riscontro sulla normativa o sulle circolari varie, non vengono trattate

Messa in questi termini la precisazione assumerebbe un valore non indifferente, e mi ha fortemente incuriosito, ricordando le vs solite argomentate risposte. Magari siamo al solito di fronte al caso dove è prescritto il diritto, ma ammesso anche il rovescio: non sarebbe forse la prima volta. :rabbia:

Prova a ricercare anche tu i miei riferimenti , e facci saper le tue valutazioni.
 

peopeo

Membro Attivo
Privato Cittadino
Dalla Circolare dell'Agenzia del Territorio 2/2010 del 9/7/2010, pag . 9: ...l'obbligo della dichiarazione di variazione in catasto sussiste nei casi in cui la variazione incide sullo stato, la consistenza, l'attribuzione della categoria e della classe, a seguito di interventi edilizi di ristrutturazione...oppure per effetto di annessioni...cambio di destinazione d'uso, etc...
 

Allegati

  • circolare agenzia del territorio 09 luglio 2010.pdf
    82,8 KB · Visite: 48

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