Per quanto espresso da Luna lascerei perdere la servitù e verificherei meglio l'ipotesi di usucapione.
Per quanto riguarda i requisiti essenziali per usucapire un bene immobile sono:
1) il decorso del tempo: 20 anni. Esiste l'usucapione abbreviata (10 anni), ma solo se chi vanta il diritto può dimostrare di avere un titolo idoneo al trasferimento della proprietà e che questo titolo sia stato trascritto;
2) il possesso continuato, non interrotto nel tempo;
3) il possesso pacifico e pubblico, cioè non acquisito in modo clandestino o fraudolento;
4) il possesso non equivoco, cioè il possesso deve corrispondere in modo non dubbio all'esercizio del diritto reale di proprietà.
Sulla base di queste considerazioni, possiamo ricavare che se hai provveduto a fare eseguire dei lavori definitivi e l'hai posseduta in modo continuativo per vent'anni, comportandosi sulla propria parte come proprietario, necessariamente hai finito per usucapirla.
La Cassazione ha poi precisato che l'usucapione compiutasi all'esito di possesso ventennale esercitato da un soggetto privo di titolo trascritto estingue le trascrizioni risultanti a nome del precedente proprietario (riconducendosi tale effetto estintivo all'efficacia retroattiva dell'usucapione), con la conseguenza che il notaio rogante nella successiva vendita del bene compiuta dall'usucapente non è tenuto a verificare l'esistenza di trascrizioni pregiudizievoli di data anteriore a quella della trascrizione della sentenza di accertamento dell'avvenuta usucapione (Cassazione, 8792/00).
Il principio della cosiddetta retroattività reale dell'usucapione (secondo cui si ritiene che l'usucapente sia stato titolare del diritto di proprietà sin dal primo momento in cui ha cominciato a possedere la cosa) si giustifica infatti con contingenti ragioni di necessità e di opportunità pratica (Cassazione, 3082/73).
L'usucapione, maturata in conseguenza del soddisfacimento dei requisiti prescritti ex lege, non può essere contrastata da eventuali titoli d'acquisto dello stesso bene trascritti anteriormente a quello (astrattamente idoneo) sul quale si fonda l'usucapione. Ciò si verifica perché il diritto sorto per effetto dell'usucapione estingue tutti i diritti preesistenti ed incompatibili con esso.
L'acquisto della proprietà per usucapione, quale modo di acquisto a titolo originario, è subordinato unicamente al ricorso dei presupposti di legge (possesso e tempo) senza che vi sia alcun nesso di derivazione tra il diritto esercitato sul bene dal precedente titolare, che pertanto si estingue, e quello, del tutto nuovo, acquistato dal possessore con l'usucapione.
Pertanto i lavori per il passo carraio li hai fatti eseguire tu? hai pagato tu le spese? le chiavi del cancelo carraio chi le ha detenute nei 20 anni precedenti, solo tu o anche il vecchio proprietario? Chi ha pagato nei 20 anni al Comune la tassa sui passi carrai?
Inoltre per il fatto che ti bloccano il passo carraio dipende se lo fanno quando l'auto è già parcheggiata o viceversa solo quando l'auto non è nel tuo cortile posteriore. Se è nel cortile ci sono gli estremi per una denuncia per violenza privata (Corte di cassazione - Sezione V - Sentenza 1° febbraio-28 febbraio n. 7592).
Questo però è solo teoria, dovresti raccogliere i documenti e parlare con un avvocato di fiducia e che si seguirà nella causa dichiarativa di usucapione.
Ciao
Kurt