Per te sarà un'accozzaglia di cose trite e ritrite, ma è la pura e semplice verità, senza dover fare del protagonismo gratuito che, credimi, non ne abbiamo proprio bisogno.
Nessuno sostiene che non possa esser verità, il fatto è che sei intervenuto in un discorso dove si parlava di alberi di mele dicendo "io ho una mela" come se fosse una cosa importante, mentre non lo era, affatto nel contesto.
L'agente immobiliare italiano orami ha solo quattro argomentazioni:
-professionali (preferisco dirlo io dopo, grazie)
-competenti (come sopra)
-abbiamo ciò che ti serve, immobili e clienti (l'unica motivazione convincente), che diventa "ti faccio risparmiare" a chi compra e "ti faccio guadagnare di più" a chi vende troppo spesso, mentre dovrebbe essere "vi farò incontrare e raggiungere un accordo", stop.
-Vi seguiamo fino al rogito notarile: era una novità dieci anni fa, forse, oggi è considerata dovuta.
...
Ma non si parlava di questo, si parlava di sistemi diversi dal mercatuccio de borgata italico, dove con la scusa del "sono un bottegaro e te do la mortazza migliore" si declama il modello che vi è più conveniente, il mediatore con ufficio di 10 mq (se ce l'ha), cellulare e 5 case in esclusiva, magari, chiaramente oramai formato quanto basta, tanto c'è il notaro. Ma il mediatore non vende gli immobili, ma un servizio, molti pensano di vendere case, si sbagliano, vedere case significa comprarle o costruirle, metterci un ricarico e poi venderle. Molti riescono a vendere perché si rendono mandatari travestiti da mediatori, una deformità italiana che ha oramai gettato completo discredito sulla categoria. Poi c'è l modello di cui si parla qua, che può contenere sia la struttura organizzata che il singolo, senza alcun problema, elevandole entrambe. E c'è chi ha paventato alcune qualità che si perderebbero, che non esistono e sono tutte nella testa del mediatore, che è molto reticente a separarsene perché in queste trova una dignità (fasulla) che invece già possederebbe perchè la sua innegabile funzione la svolge semplicemente facendo quello che deve fare. Gli intermediari che lavorano con le mls (quelle vere, non replat che è altro) lavorano secondo regole condivise scritte dalle associazioni (in UK sono più di una come qua, a differenza degli usa) che sono la rete delle reti, per rimanere dentro devi seguire degli standard operativi nell'erogare servizi. Ma non nascondono interessi corporativi in leggi anacronistiche, che non hanno mai funzionato come la 39/89, e non gli sarebbe mai passato per la testa nel 2001 di fare esami riparatori per far passare tutti quegli operatori privi di requisiti che oggi sono minimi. Si misurano sul mercato, altrove, con regole ferree che seguono auto disciplinandosi, e ne riscuotono il premio, con penetrazione nel mercato che in italia vi sognate. Vi piacerebbe fare 70 vendite l'anno per agente? Lavorate come in UK, che assomiglia di più come territorio a quello italiano, la provvigione pesa sulle compravendite in totale per l'~1,6 % (fonte: uno studio fimaa). Fate sistema e lavorate come una categoria e non come un insieme di individui che lavorano tutti in modo diverso con competenze diverse, dal burino al mezzo notaio; inoltre altrove si specializzano, con master appositi, per i determinati settori, chi fa il residenziale ha la specializzazione apposita, chi fa il commerciale ne ha un altra...