Mi spiego meglio.
Ai primi di maggio ho visionato una casa, di cui avevo visto l'annuncio su internet, con un'agenzia. A metà maggio confermo di voler comprare l'immobile. L'agente, forse fiutando la rapidità della cosa, in quanto il tutto si sarebbe concluso in contanti, ci chiede subito 20.000 euro. Notaio e geometra ci diffidano subito dall'accettare una cosa simile, anche perchè noi, all'epoca, di quella casa non sapevamo nulla.
Allora abbiamo concordato con l'agenzia il versamento di un assegno di 5.000 euro intestato ai venditori. Abbiamo poi fatto un'offerta di 120.000 euro, rispetto alle 130.000 che costava la casa, spinti dall'agenzia, che ci assicurava che avrebbe fatto accettare questa somma ai venditori.
Abbiamo compilato e firmato una regolare proposta con la cifra pattutita, alchè l'agente mi informa per telefono che il geometra dei venditori ha suggerito loro di accettare uno sconto solo inserendo altre clausole : spese condominiali già deliberate a carico nostro e a carico nostro anche eventuali sanatorie.
Naturalmente non abbiamo accettato così, a scatola chiusa, di firmare una proposta del genere e abbiamo subito incaricato il geometra di fare i controlli del caso, tenendo, per così dire, in sospeso la cosa.
Si è perso un sacco di tempo, durante il quale è stato abbastanza superficiale sia l'atteggiamento dell'agenzia, che male ci informava o taceva notizie o che comunque andava avanti a furbizie sciocche, sia quello dei venditori che sembravano dormire sugli allori, tanto che più volte siamo stati sul punto di buttare tutto all'aria.
Alla fine si arriva a luglio, si fissa finalmente una data per il 29 di agosto per fare il rogito, quando ai primi di agosto vengo informata dal mio geometra che è morta una delle eredi e che adesso bisogna aspettare sia conclusa la successione.
L'agenzia non si fa sentire e richiama solo contattata da me, facendo finta di cadere dalle nuvole al sentire la mia voce. Mi assicura che per il 29 di agosto è tutto fattibile ugualmente; stento a credergli ma mi fa piacere che possa anche essere vero. Vado comunque a fargli una visita in agenzia, mi riprendo l'assegno legato alla vecchia proposta e lamento il comportamento suo e dei venditori che hanno stupidamente perso tempo, segnalando il fatto che l'unico ad aver portato avanti correttamente il suo lavoro è stato il mio geometra.
Il 26 di agosto vengo chiamata dall'agenzia che praticamente mi promette che entro una settimana la successione sarà fatta e si potrà rogitare.
Ci credo poco, faccio trascorrere quasi due settimane ( durante le quali l'agenzia si guarda bene di farsi sentire) e chiamo uno dei venditori, in quale mi dice sinceramente che il tempo ci vuole, perchè stanno aspettando dei fogli dalla banca della defunta e che per fare la successione in sè ci vorranno almeno due settimane.
Dunque racconto l'atteggiamento dell'agenzia, la quale spaccia per vere cose diverse dalla realtà e anche il venditore se ne risente, al punto che minaccia di farne a meno.
Ora, io so che questo non è possibile, ma dal momento che questi venditori non hanno un contratto in esclusiva con questa agenzia, non possono sollevarla dal mandato, visto che questo si fa per dire professionista non sta svolgendo bene il proprio lavoro?
Io non lo sento da più di due settimane, e nemmeno intendo chiamarlo per farmi raccontare ancora cose che poi devo verificare a spese mie. Di conseguenza mi ritroverò a versargli 3.800 euro al momento del rogito ( quando e se ci sarà) senza che abbia fatto un cavolo!
So che uno dei venditori è amico di questo agente, ma non so che tipo di accordi ci siano tra loro.
Ai primi di maggio ho visionato una casa, di cui avevo visto l'annuncio su internet, con un'agenzia. A metà maggio confermo di voler comprare l'immobile. L'agente, forse fiutando la rapidità della cosa, in quanto il tutto si sarebbe concluso in contanti, ci chiede subito 20.000 euro. Notaio e geometra ci diffidano subito dall'accettare una cosa simile, anche perchè noi, all'epoca, di quella casa non sapevamo nulla.
Allora abbiamo concordato con l'agenzia il versamento di un assegno di 5.000 euro intestato ai venditori. Abbiamo poi fatto un'offerta di 120.000 euro, rispetto alle 130.000 che costava la casa, spinti dall'agenzia, che ci assicurava che avrebbe fatto accettare questa somma ai venditori.
Abbiamo compilato e firmato una regolare proposta con la cifra pattutita, alchè l'agente mi informa per telefono che il geometra dei venditori ha suggerito loro di accettare uno sconto solo inserendo altre clausole : spese condominiali già deliberate a carico nostro e a carico nostro anche eventuali sanatorie.
Naturalmente non abbiamo accettato così, a scatola chiusa, di firmare una proposta del genere e abbiamo subito incaricato il geometra di fare i controlli del caso, tenendo, per così dire, in sospeso la cosa.
Si è perso un sacco di tempo, durante il quale è stato abbastanza superficiale sia l'atteggiamento dell'agenzia, che male ci informava o taceva notizie o che comunque andava avanti a furbizie sciocche, sia quello dei venditori che sembravano dormire sugli allori, tanto che più volte siamo stati sul punto di buttare tutto all'aria.
Alla fine si arriva a luglio, si fissa finalmente una data per il 29 di agosto per fare il rogito, quando ai primi di agosto vengo informata dal mio geometra che è morta una delle eredi e che adesso bisogna aspettare sia conclusa la successione.
L'agenzia non si fa sentire e richiama solo contattata da me, facendo finta di cadere dalle nuvole al sentire la mia voce. Mi assicura che per il 29 di agosto è tutto fattibile ugualmente; stento a credergli ma mi fa piacere che possa anche essere vero. Vado comunque a fargli una visita in agenzia, mi riprendo l'assegno legato alla vecchia proposta e lamento il comportamento suo e dei venditori che hanno stupidamente perso tempo, segnalando il fatto che l'unico ad aver portato avanti correttamente il suo lavoro è stato il mio geometra.
Il 26 di agosto vengo chiamata dall'agenzia che praticamente mi promette che entro una settimana la successione sarà fatta e si potrà rogitare.
Ci credo poco, faccio trascorrere quasi due settimane ( durante le quali l'agenzia si guarda bene di farsi sentire) e chiamo uno dei venditori, in quale mi dice sinceramente che il tempo ci vuole, perchè stanno aspettando dei fogli dalla banca della defunta e che per fare la successione in sè ci vorranno almeno due settimane.
Dunque racconto l'atteggiamento dell'agenzia, la quale spaccia per vere cose diverse dalla realtà e anche il venditore se ne risente, al punto che minaccia di farne a meno.
Ora, io so che questo non è possibile, ma dal momento che questi venditori non hanno un contratto in esclusiva con questa agenzia, non possono sollevarla dal mandato, visto che questo si fa per dire professionista non sta svolgendo bene il proprio lavoro?
Io non lo sento da più di due settimane, e nemmeno intendo chiamarlo per farmi raccontare ancora cose che poi devo verificare a spese mie. Di conseguenza mi ritroverò a versargli 3.800 euro al momento del rogito ( quando e se ci sarà) senza che abbia fatto un cavolo!
Aggiungo che l'agenzia non mi ha mai fatto firmare la scheda di visita, l'unica cosa che io ho firmato è la proposta non rispettata.Mi spiego meglio.
Ai primi di maggio ho visionato una casa, di cui avevo visto l'annuncio su internet, con un'agenzia. A metà maggio confermo di voler comprare l'immobile. L'agente, forse fiutando la rapidità della cosa, in quanto il tutto si sarebbe concluso in contanti, ci chiede subito 20.000 euro. Notaio e geometra ci diffidano subito dall'accettare una cosa simile, anche perchè noi, all'epoca, di quella casa non sapevamo nulla.
Allora abbiamo concordato con l'agenzia il versamento di un assegno di 5.000 euro intestato ai venditori. Abbiamo poi fatto un'offerta di 120.000 euro, rispetto alle 130.000 che costava la casa, spinti dall'agenzia, che ci assicurava che avrebbe fatto accettare questa somma ai venditori.
Abbiamo compilato e firmato una regolare proposta con la cifra pattutita, alchè l'agente mi informa per telefono che il geometra dei venditori ha suggerito loro di accettare uno sconto solo inserendo altre clausole : spese condominiali già deliberate a carico nostro e a carico nostro anche eventuali sanatorie.
Naturalmente non abbiamo accettato così, a scatola chiusa, di firmare una proposta del genere e abbiamo subito incaricato il geometra di fare i controlli del caso, tenendo, per così dire, in sospeso la cosa.
Si è perso un sacco di tempo, durante il quale è stato abbastanza superficiale sia l'atteggiamento dell'agenzia, che male ci informava o taceva notizie o che comunque andava avanti a furbizie sciocche, sia quello dei venditori che sembravano dormire sugli allori, tanto che più volte siamo stati sul punto di buttare tutto all'aria.
Alla fine si arriva a luglio, si fissa finalmente una data per il 29 di agosto per fare il rogito, quando ai primi di agosto vengo informata dal mio geometra che è morta una delle eredi e che adesso bisogna aspettare sia conclusa la successione.
L'agenzia non si fa sentire e richiama solo contattata da me, facendo finta di cadere dalle nuvole al sentire la mia voce. Mi assicura che per il 29 di agosto è tutto fattibile ugualmente; stento a credergli ma mi fa piacere che possa anche essere vero. Vado comunque a fargli una visita in agenzia, mi riprendo l'assegno legato alla vecchia proposta e lamento il comportamento suo e dei venditori che hanno stupidamente perso tempo, segnalando il fatto che l'unico ad aver portato avanti correttamente il suo lavoro è stato il mio geometra.
Il 26 di agosto vengo chiamata dall'agenzia che praticamente mi promette che entro una settimana la successione sarà fatta e si potrà rogitare.
Ci credo poco, faccio trascorrere quasi due settimane ( durante le quali l'agenzia si guarda bene di farsi sentire) e chiamo uno dei venditori, in quale mi dice sinceramente che il tempo ci vuole, perchè stanno aspettando dei fogli dalla banca della defunta e che per fare la successione in sè ci vorranno almeno due settimane.
Dunque racconto l'atteggiamento dell'agenzia, la quale spaccia per vere cose diverse dalla realtà e anche il venditore se ne risente, al punto che minaccia di farne a meno.
Ora, io so che questo non è possibile, ma dal momento che questi venditori non hanno un contratto in esclusiva con questa agenzia, non possono sollevarla dal mandato, visto che questo si fa per dire professionista non sta svolgendo bene il proprio lavoro?
Io non lo sento da più di due settimane, e nemmeno intendo chiamarlo per farmi raccontare ancora cose che poi devo verificare a spese mie. Di conseguenza mi ritroverò a versargli 3.800 euro al momento del rogito ( quando e se ci sarà) senza che abbia fatto un cavolo!
So che uno dei venditori è amico di questo agente, ma non so che tipo di accordi ci siano tra loro.