Mi sembra che stai minimizzando. La proposta di acquisto, se irrevocabile e accettata, impegna il venditore il quale poi è obbligato a comprare o a perdere la caparra.
No, ma interessano l'acquirente, il quale, per poco che conti per te, è pur sempre uno dei contraenti.
Evidentemente tu sei assolutamente corretto. Ma in questo forum leggo che alcuni AI dissuadono l'acquirente dall'inserire la sospensiva, insomma si comportano come se volessero vincolarlo, proprio il contrario di quello che tu dici. Quindi se l'acquirente (che ha meno esperienza di te perché di compravendite ne fa una o due nella vita) si insospettisce, non vuoi ammettere che ne ha ben d'onde?
Su questo e sugli altri contenuti che citi sono d'accordo. Anche far capire al cliente che per te lui e i suoi bisogni non hanno molta importanza, e che se non riesce a comprare chissenefrega, è pur sempre una strategia di impresa, non mi sembra un gran che come stile ma posso capirlo.
Sì, ma allora mi piacerebbe sapere perché l'agenzia mi chiede il 3% di mediazione sia quando compro che quando vendo. Se il compratore è un pinco pallino qualsiasi e il venditore va tenuto stretto, allora chiedimi il 1% per vendere, e il resto fattelo dare dagli acquirenti che tanto se li fai scappare chissenefrega.
Discorso qualunquista.
Farcito di illazioni e inesatezze.
Una delle cose che proprio non sopporto poi, è questa questione sostenuta da più fronti da parte acquirente, nel temere che la proposta venga accettata, la caparra persa e che corra l'obbligo, di andare a comperare.
Come se un'azione di acquisto non dovesse avere proprio questo fine.
Fare una proposta bassa, con minimo acconto, mette al sicuro l'acquirente su ognuna di queste questioni, atteso che l'obbiettivo preposto si presume, sia la conclusione dell'affare.
Pensare che un venditore si precipiti a sottoscrivere una proposta di acquisto o che lo faccia, non tenendo conto di quali siano le condizioni, sopratutto riferite al saldo prezzo, ancor prima di valutare gli altri termini proposti, è inverosimile.
La verità amico mio, è che la compravendita e le sue leggi di gravità, hanno una storia millenaria, mentre le clausolette e le sospensive del mutuo, siano semplici o complesse, si utilizzano da qualche dozzina di anni.
Anche far capire al cliente che per te lui e i suoi bisogni non hanno molta importanza, e che se non riesce a comprare chissenefrega, è pur sempre una strategia di impresa, non mi sembra un gran che come stile ma posso capirl
La Fiat, la Volkswaghen, la Ferrari, Gucci, Prada, Galbani, Coca cola o la San Pellegrino, producono e confezionano i loro prodotti, indipendentemente da chi se li compra.
Se li vuoi comprare li compri.
Se non li vuoi comprare acquisti altro.
Non mi pare che nessuno, come fai tu, si metta a sindacare sul loro stile o sulle loro strategie di vendita.
Che sono le stesse di qualsiasi altro gruppo imprenditoriale.
Piccolo o grande che sia.
La casa è un prodotto come gli altri.
Sì, ma allora mi piacerebbe sapere perché l'agenzia mi chiede il 3% di mediazione sia quando compro
Perchè ti ha reperito la casa e, si desume, ti abbia assistito a concludere al prezzo che desideravi.
Se il compratore è un pinco pallino qualsiasi e il venditore va tenuto stretto, allora chiedimi il 1% per vendere
Paghi il tre perchè l'effetto determinate del mediatore ti consente di vendere e di incassare i soldi.
Quello che succede tra le parti, che si relazionano con il mediatore, siano acquirenti o venditori, esula quelle parti stesse, da dover sindacare sui rapporti contrattuali, che sono in essere.