sylvestro

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Ogni tanto rispunta fuori l'idea dell'abbattimento dell'invenduto ...


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andrea boschini

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ho visto con i miei occhi l'invenduto spagnolo, case e complessi assurdi in location altrettanto assurde... a chilometri dalle spiagge e dai piu' vicini centri abitati. Viceversa hanno fatto quello che noi continiuamo a non fare ;)
 

sylvestro

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andrea boschini

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certo che lo sono.... anzi li obbligherei a farlo e a loro spese... cattedrali costruite con danari altrui ( banche , fondi,stato ) giusto per usarli , in un totale deserto
 
P

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Ospite
Spagna: troppo invenduto sul residenziale, partono demolizioni. Una soluzione anche per l'ltalia?

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di Cristina Giua


30/10/2013

Torna in primo piano lo spettro dei volumi di immobili – nuovi, di recente costruzione o usati - parcheggiati sul mercato abitativo spagnolo e in attesa di un acquirente.

Il parco di invenduto è stimato fra le 675mila e le 815mila unità, a cui va aggiunto circa mezzo milione di nuove case in costruzione, secondo i dati registrati nell'ultimo rapporto da Catalunya Caixa e del ministero delle Infrastrutture.

Uno stock che - nonostante un certo ritorno d'interesse da parte di investitori stranieri, focalizzato soprattutto sulle seconde case da vacanza - il mercato sembra non essere in grado di assorbire.

Nel primo semestre dell'anno, secondo i dati ministeriali, sono stati venduti poco più di 20.700 abitazione (cifra molto più bassa rispetto all'epoca del boom edilizio, quando in un semestre venivano edificate circa 300mila case).

Ed è qui che entra in scena la Sareb, la bad bank nata nel dicembre del 2012 come società di gestione di attivi provenienti dalle ristrutturazioni bancarie, che ha già destinato 103 milioni di euro alle demolizioni - in tempi non brevissimi - degli edifici ancora in corso d'opera (sarebbero dunque esclusi gli edifici completati), secondo quanto stanziato nel plan business annunciato nel marzo scorso.

Ma l'eccesso d'offerta non è un probelma solo per il mercato iberico: anche il quadro italiano soffre degli stessi sintomi e in qualche modo dovrà trovare la cura, anche se negli anni del boom immobiliare – dal 2003 al 2007 circa – non si sono visti gli eccessi spagnoli sul fronte dei grossi progetti residenziali.

A conti fatti le compravendite a fine di quest'anno supereranno sul nostro mercato di poco le 400mila unità abitative vendute: mai così basse dagli anni 90 e quasi dimezzate rispetto ai picchi 2005 e 2006.

Tutto il resto dell'offerta giace invenduta – da mesi, a volte da anni - in attesa di un compratore, che non ha accesso al credito e non ha da parte una base di liquidità da investire.

E non si tratta solo ed esclusivamente di una domanda abitativa che non vuole vecchie case in zone degradate, o mal servite, delle città italiane.

Spesso si tratta di edifici di recente - se non di recentissima - costruzione, talvolta già obsoleti perché costruiti senza standard energetici adeguati, talvolta con una accettabile “classe B” e un giusto rapporto qualità prezzo, dove il costruttore ha già limato all'osso i prezzi di listino, restando però a bocca asciutta.

ma come, la spagna non era ripartita ?
 

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