xxyyzz

Membro Junior
Salve, ho bisogno di un aiuto.
Ho comprato un villino, non sapevo che l'acqua era in condominio con altre tre ville, nè che il precedente proprietario aveva un debito con l'acquedotto di circa settemila euro. Stiamo facendo i lavori, rendendo autonomi i tubi dell'acqua (prima c'era un unico contatore, per di più si ruppe e ci fu una perdita ingente). Il venditore è moroso, non ha mai pagato e mai pagherà. Se io non pago i lavori si bloccano.
Volevo sapere:
a) a chi tocca pagare?
b) è vero che l'amministratore può chiedere i soldi solo a me e non al vecchio proprietario?
c) il fatto che sul rogito notarile ci sia scritto che a me toccano tutti gli oneri a partire dal 7 settembre, non conta proprio niente?
Ho chiesto al mio avvocato, e all'amministratore, e mi dicono due cose opposte. Chiedo a voi il terzo parere, poi decido.
PS Ho una certa urgenza, a due ville hanno già tagliato l'acqua.
Grazie.
 

gennaro63

Membro Attivo
Mediatore Creditizio
purtroppo dovrai pagare tu.....e sara' il tuo avvocato che correra' dietro a questo mascalzone ovviamente sara' la sede civile a cui ti rivolgerai a darti ragione.....certo mi meraviglia solo il fatto che la societa' che gestiva l'acquedotto non si sia mossa in precedenza....il debito purtroppo segue la casa........e auguri....
 

Astearoma

Membro Junior
Sei tenuto in solido con l'ex proprietario a pagare le spese dell'esercizio in corso al momento del rogito e quelle dell'anno precedente. Poi prova a rivalerti.
 

xxyyzz

Membro Junior
Ma che vuol dire "in solido"?
Allora, il mio avvocato mi dice che tocca a lui, vuole fare la raccomandata legale all'amministratore chiedendo come mai non sono mai state fatte lettere legali al vecchio proprietario (il quale era irreperibile per cui pure le lettere normali non le ritirava), dicendo all'amministratore di andarli a chiedere a lui. L'amministratore mi dice che l'avvocato mi sta mettendo su una cattiva strada e forse non se ne intende di diritto condominiale, dicendo che l'atto notarile è un atto privato per cui le cose condominiali lo superano di gran lunga, e praticamente devo pagare io. L'avvocato mi dice che è lui che non sa niente, perchè invece l'atto notarile è un atto pubblico, e come tale ha valore, e io devo pagare le mie spettanze solo a partire dal 7 settembre.
Nel frattempo che decido cosa fare, temo che l'acquedotto, giustamente, tagli l'acqua. C'è anche da dire che gli altri tre stanno usufruendo di una dilazione mensile, e io eventualmente me la sono pure persa.
Voi quindi mi dite che l'unica è pagare ora tutto e subito, e poi rivalermi legalmente col vecchio proprietario? Il quale già lo so non pagherà, e nè ritirerà mai le lettere. Non mi sembra giusto che gli altri condomini non debbano partecipare anche loro, visto che almeno loro ci abitavano, io sono appena arrivata...
 

Astearoma

Membro Junior
In solido significa che se non paga uno, deve pagare l'altro. E l'altro, dopo aver anticipato, chiede i danni a chi non ha pagato.

Su una cosa l'amministratore ha ragione, il tuo avvocato è un pò scarso.... la norma che stabilisce la solidità delle spese condominiali tra acquirente e venditore per al max 2 anni stanno nelle disposizioni di attuazione del codice civile.

Consiglio di pagare solo 2 anni di acqua. Che sia l'amministratore ad importi di pagare gli altri anni precedenti.... si doveva attivare l'amministratore x riscuotere le quote. Consiglio anvche di cambiare avvocato......

Aggiunto dopo 6 minuti :

Fatti dire qual'è la tua quota x i lavori e paga subito quella.

Un conto sono i lavori, ai quali sei probabilmente obbligato, un conto sono i debiti pregressi del vecchio proprietario. E proprio perchè esiste il principio di solidarietà tra nuovo e vecchio propretario, l'amministratore vada a cercare il vecchi proprietario. Tu nel frattempo paghji lavori + 2 anni di bollette e ti fermi lì.
 

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