Buonasera a tutti,
sto vivendo un esperienza piuttosto strana con la compravendita di un immobile. Cerco di sintetizzare la situazione iniziale in quanto è la parte immediatamente successiva alla proposta di acquisto a risultare strana.
L'immobile a cui mi sono interessato è un trilocale di circa 100mq, su cui ci sono delle pendenze da parte della parte venditrice con il condominio (debito che ho appurato personalmente in quanto ho avuto modo di accedere alla documentazione relativa). In fase di trattativa ho chiesto di inserire delle condizioni di tutela nel documento di compravendita con l'assistenza della responsabile dell'agenzia immobiliare, e fin qui tutto bene e tutto molto trasparente. Nel frattempo io avevo già sentito una banca che mi aveva dato un primo parere positivo sulla possibile erogazione del mutuo, ed erano in attesa dei documenti propedeutici alla presa dell'appuntamento con il perito.
Siamo quindi arrivati al momento della firma della compravendita, e l'agente immobiliare quando mi ha chiesto con quale banca fossi già in contatto per il mutuo, ha storto il naso davanti alla mia risposta. Non la ritiene una banca con cui "stare tranquilli" perché la situazione dell'immobile è "delicata". Già qui mi vengono i primi dubbi: se abbiamo inserito l'allegato per tutelarmi in sede di rogito, qual'è la situazione delicata che una banca online (perché tutto qui sta il problema) non può affrontare? Una volta che il perito ha dato la sua valutazione, e ci si accorda per il rogito, si spediscono gli assegni e davanti al notaio la parte venditrice dovrebbe presentare la documentazione che attesta il saldo delle pendenze, e festa finita.
Inizia quindi ad insistere per avere il parere di un broker che possa farmi concedere un mutuo altrettanto vantaggioso, ma con un ente più gradevole agli occhi dell'agente immobiliare. Io un po' per inesperienza un po' perché mi sono voluto fidare ho dato l'assenso solo a valutare l'esito di questa prima ricerca del broker (che mi assicura essere a titolo gratuito dopo che ho specificato di non voler pagare alcuna consulenza).
Dal momento che dopo alcuni giorni tutto taceva, mi sono spazientito e ho comunque sentito l'istituto bancario a cui mi ero inizialmente rivolto, e ho inoltrato la copia della proposta di acquisto, mi hanno quindi risposto che manca solo l'atto di provenienza, e quando l'ho richiesto all'agente immobiliare, mi è stato risposto di pazientare perché l'agente sarebbe molto più "sereno" nella gestione con un ente bancario differente.
Mi trovo quindi in una fase di stallo, da una parte ho la banca che aspetta solo un documento per procedere, dall'altra l'agenzia che mi frena senza addurre motivazioni specifiche ma solo con una generica "sfiducia", motivata durante un colloquio da una singola esperienza avuta dall'agente in un altra compravendita, in cui era stato fatto un errore negli assegni spediti al notaio dalla stessa banca a cui ho richiesto il mutuo io, per cui è stato necessario posticipare il rogito.
Sono io che eccedo in malizia o ci vedo qualcosa di poco chiaro nella vicenda?
sto vivendo un esperienza piuttosto strana con la compravendita di un immobile. Cerco di sintetizzare la situazione iniziale in quanto è la parte immediatamente successiva alla proposta di acquisto a risultare strana.
L'immobile a cui mi sono interessato è un trilocale di circa 100mq, su cui ci sono delle pendenze da parte della parte venditrice con il condominio (debito che ho appurato personalmente in quanto ho avuto modo di accedere alla documentazione relativa). In fase di trattativa ho chiesto di inserire delle condizioni di tutela nel documento di compravendita con l'assistenza della responsabile dell'agenzia immobiliare, e fin qui tutto bene e tutto molto trasparente. Nel frattempo io avevo già sentito una banca che mi aveva dato un primo parere positivo sulla possibile erogazione del mutuo, ed erano in attesa dei documenti propedeutici alla presa dell'appuntamento con il perito.
Siamo quindi arrivati al momento della firma della compravendita, e l'agente immobiliare quando mi ha chiesto con quale banca fossi già in contatto per il mutuo, ha storto il naso davanti alla mia risposta. Non la ritiene una banca con cui "stare tranquilli" perché la situazione dell'immobile è "delicata". Già qui mi vengono i primi dubbi: se abbiamo inserito l'allegato per tutelarmi in sede di rogito, qual'è la situazione delicata che una banca online (perché tutto qui sta il problema) non può affrontare? Una volta che il perito ha dato la sua valutazione, e ci si accorda per il rogito, si spediscono gli assegni e davanti al notaio la parte venditrice dovrebbe presentare la documentazione che attesta il saldo delle pendenze, e festa finita.
Inizia quindi ad insistere per avere il parere di un broker che possa farmi concedere un mutuo altrettanto vantaggioso, ma con un ente più gradevole agli occhi dell'agente immobiliare. Io un po' per inesperienza un po' perché mi sono voluto fidare ho dato l'assenso solo a valutare l'esito di questa prima ricerca del broker (che mi assicura essere a titolo gratuito dopo che ho specificato di non voler pagare alcuna consulenza).
Dal momento che dopo alcuni giorni tutto taceva, mi sono spazientito e ho comunque sentito l'istituto bancario a cui mi ero inizialmente rivolto, e ho inoltrato la copia della proposta di acquisto, mi hanno quindi risposto che manca solo l'atto di provenienza, e quando l'ho richiesto all'agente immobiliare, mi è stato risposto di pazientare perché l'agente sarebbe molto più "sereno" nella gestione con un ente bancario differente.
Mi trovo quindi in una fase di stallo, da una parte ho la banca che aspetta solo un documento per procedere, dall'altra l'agenzia che mi frena senza addurre motivazioni specifiche ma solo con una generica "sfiducia", motivata durante un colloquio da una singola esperienza avuta dall'agente in un altra compravendita, in cui era stato fatto un errore negli assegni spediti al notaio dalla stessa banca a cui ho richiesto il mutuo io, per cui è stato necessario posticipare il rogito.
Sono io che eccedo in malizia o ci vedo qualcosa di poco chiaro nella vicenda?