Questo si intuiva fin dall'inizio.
Come già esposto fin dal primo post.
Diversamente non vi sarebbe il quesito.
Il cliente compera e fine del teatro.
Senza aver bisogno della consulenza dell'avvocato Giulia Buongiorno ne di quella del De Valeri.
Per quanto riguarda l'appetibilità economica di un fabbricato tutto dipende dal prezzo.
Da Bolzano ad Agrigento.
Resta sempre inteso che una vendita frazionata, strutturata con cessioni in più luoghi e verso soggetti diversi, resterà sempre più speculativa, di una fatta in un luogo solo con l'acquisizione dell'intero.
Un palazzo in centro a Roma di 2000 mq di pavimento non possono permetterselo tutti quanti.
Mentre cento metri quadri di frazione, nello stesso contesto, resta sicuramente più alla portata di molti.
Se poi la posizione è ambita quei venti potrebbero pure decidere di spendere più delle quotazioni correnti.
Proprio per i valori intrinsechi degli oggetti.
Secondo te o secondo il De Valeri , si ricava di più vendendo venti pezzi da cento metri quadri ciascuno a venti soggetti diversi, oppure è più conveniente vendere i 2000 mq ad un solo soggetto..?
Il venditore non vuole vendere singolarmente le unita immobiliari....non so chi abbia postato che categoria professionale sia , ho il sospetto che sia advisor , se cosi prova ad immginare il vendiotore che incarica un advisor se si mette a gesitre le vendite singole , ..devi partire da qui , che si venda meglio singolarmente in teoria è logico e vero , ma su tali categorie a 11.000 euro mq se parliamo di roma non so quanto sia la differenza marginale visto che l immobile nell intero è appetibile anche per uffici o alberghi questo in generale a prescindere dal caso concreto, di cui non conosciamo la grandezza ed il tipo di pregio magari e sotto vincolo , l unica cosa che sappiamo e che in centro fascia alta .
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