La presenza di stranieri degrada una zona anche un condominio. Quando ho aperto uno dei miei primi uffici coi verdi avevo come zona di acquisizione via Padova i mono e i bilo si vendevano a blocchi di 4 o 5 agli italiani come investimento da mettere in locazione adesso non trovi un italiano che ci mette piede in quei condomini o case di ringhiera neanche se il bilo lo regali. Altra cosa è la Chinatown io ho venduto un appartamento con pagamento in contanti in via Bramante ad un italiano ma se conosci la zona sai che la CT è una delle zone più tranquille e sicure di Milano, i cinesi hanno un loro sistema di sorveglianza che ti segue da quando entri in Sarpi a quando esci non hai mai fatto caso a questo? Ci sono stranieri ricchi e stranieri che portano degrado. Gli ultimi non sono graditi da chi deve fare un investimento immobiliare. Non ti ricordi la famosa palazzina di Monza dove il costruttore aveva affittato ad una cooperativa come centro d'accoglienza e c'erano più di 100 africani? Cosa potevano valere gli immobili li dentro? Zero.
Nella mia vita lavorativa precedente mi fecero scappare una volta da via Padova dove stavo cercando un laboratorio in affitto e avevo trovato un ottimo prezzo, poi gli inquilini del condominio sotto cui si trovava mi dissero che in quella zona erano tutti costretti a svendere ai cinesi... Ma anche la mia compagna quando 20 anni fa stava in Sarpi non me la descriveva come zona fiore all'occhiello, infatti aveva trovato a poco... e invece quando ci siamo passati di recente ha notato un profondo cambiamento...
Io lavoro nell'immobiliare a Cinisello, dove c'è la più alta percentuale di presenza di immigrati di tutto l'hinterland (percentuale di presenza, ovvero un dato molto più significativo del numero totale di immigrati presenti in un'area) e conosco bene la correlazione fra concentrazione e svalutazione, però tendo a vederla al contrario, ovvero non sono gli immigrati a degradare, ma ad essere attratti dal degrado già presente. Ci sono palazzine a Cinisello che già ben prima dell'arrivo degli stranieri facevano inorridire, sia per l'aspetto, la tipologia costruttiva, il contesto urbanistico, poi essendo a prezzi ovviamente più abbordabili si sono riempite di categorie sociali con profili reddituali più bassi, e tra l'altro spesso organizzate in cordate (distinzioni a parte poi per i vari gruppi sociali di immigrati, ognuno con le sue tendenze, usi e costumi, tendenza a pagare o no, ecc.).
A volte per deprimere l'economia di una certa zona basta anche solo l'atteggiamento politico di chi la amministra. Anche questo sarebbe un fattore da tenere in considerazione. E non lo dico io, l'ha detto stamattina il presidente di Confindustria all'assemblea annuale...