GieffeP

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Buongiorno a tutti, mi sono appena registrato e questa conversazione mi interessa molto perchè sono in un caso simile.

Ho una casa che vorrei affittare e me ne hanno chiesto disponibilità un gruppo di tre psicologhe che userebbero le due stanze a turno per 5 giorni a settimana. Nel week end la casa rimarrebbe nella mia disponibilità.

Quindi, @Berin, com'è andata a finire?

Si può fare un contratto di uso spazi e servizi su un immobile accatastato A2?

Grazie mille in anticipo per le informazioni
 

il_dalfo

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Si può fare un contratto di uso spazi e servizi su un immobile accatastato A2?
In via generale si. Nel caso specifico (tre psicologhe) non vorrei darti un'indicazione errata: credo che si possa fare anche se l'immobile è abitativo (è possibile locare un abitativo parzialmente come studio... non vedo perchè non si potrebbe fare una cosa di questo tipo) però preferisco esser certo: approfondisco e ti faccio sapere.
 

GieffeP

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@il_dalfo grazie mille!!

per integrare la cosa con tutti i dati a mia disposizione vorrei solo precisare che nella casa non ci risiederebbe nessuno. Nel week end la userei io per il mio hobby (fotografia)

@il_dalfo grazie mille!!

per integrare la cosa con tutti i dati a mia disposizione vorrei solo precisare che nella casa non ci risiederebbe nessuno. Nel week end la userei io per il mio hobby (fotografia)


ultimo dettaglio. La casa è accatastata A3, non A2, non so se cambia qualcosa
 

il_dalfo

Membro Senior
Professionista
A3 o A2 non è influente.
Ho fatto una veloce ricerca che dovrai approfondire da te in base al caso specifico (ovvero insieme alle psicologhe, giusto per esser sicuri).

Partiamo "dal contrario": E' possibile usare parte dell'abitazione come se fosse un ufficio se la professione non ha alcuna prescrizione o requisito in merito ai locali (e qui devi chiedere alle psicologhe, o al loro commercialista, se ci sono limitazioni in questo senso).
Se oltre a ciò l'attività è chiusa al pubblico (non c'è libero accesso da parte di tutti, ma lavorano solo su appuntamento) è anche più facile poter esercitare "in casa".

Se le 3 psic. rispettano questi requisiti potrebbero usare l'immobile come studio professionale e quindi mi sento di dire che salvo divieti condominiali/comunali/regionali, puoi optare sia per la normale locazione parziale transitoria, sia per il contratto di uso di spazi e servizi (mi raccomando: nei servizi non è sufficiente dare riscaldamento e corrente!! devi mettere a disposizione almeno gli arredi ed una linea internet, magari prevedendo un tariffario per altri servizi anche se non verranno utilizzati).

Mi son poi dilungato sulla questione e quanto citato lo riscontriamo anche qui Requisiti necessari per uno spazio/appartamento adibito a studio | OPL - Ordine psicologi Lombardia
occhio all'allegato A!!

Un suggerimento che posso darti è di sentire l'ordine degli psicologi realativo a dov'è ubicato l'immobile. Potranno darti delle indicazioni più precise avendo già affrontato casi come il tuo (probabilmente).
 

GieffeP

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Privato Cittadino
Grazie ancora. Ho approfondito sul sito dell'ordine psicologi del Lazio (la casa si trova a Roma) e le opzioni "legali" sono operare presso il PROPRIO domicilio o presso uno studio (A10).

Non ci troveremmo in nessuno dei due casi. Certo, potrei appellarmi al fatto che nel momento in cui metto a disposizione spazi e servizi non sono tenuto a sapere che utilizzo venga fatto di questi...ma mi sembra un pò stiracchiata.

Insomma da una parte vorrei essere aderente alla normativa, dall'altra è probabile che tre quarti degli studi di Roma non aderisce a nessuna normativa....


Ordine Psicologi del Lazio - Studio professionale
 

loredana85

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Privato Cittadino
Buongiorno, sono un giovane medico e ho acquistato un immobile A/4 di 50 mq che vorrei adibire a studio privato di ginecologia. Secondo voi devo cambiare la destinazione d'uso e la categoria catastale? ho sentito molti pareri discordanti. Io ho la residenza nello stesso comune. Grazie a tutti per l'aiuto
 

cafelab

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Direi che innanzitutto dovresti verificare se le attività che intendi svolgere nello studio rientrano fra quelle che secondo il testo unico delle leggi sanitarie richiedono l'autorizzazione dell'ASL
 

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