La scrittura ha poca rilevanza perche trattasi di una scrittura privata unilaterale riportante una volontà della sorella .... tra le altre cose non autenticata .. ma non riconducibile ad un patto successorio non essendoci stato di fatto un accordo o un negozio giuridico vero e proprio ...
(scrittura unilaterale)
Diciamo utile ad avvalorare e di supporto qualora si volesse intraprendere la strada dell'azione di riduzione per presunta lesione della quota di legittima.
(presunta anche perchè la provenienza dell'immobile è stata una compravendita o meglio un acquisto reso possibile grazie ad un atto di liberalità del genitore).
Il fatto che la dichiarazione sia unilaterale, non esclude che possa integrare il "patto" successorio; l'art. 458 c.c. definisce infatti come patti successori ogni "
convenzione con cui taluno dispone della propria successione. E' del pari nullo ogni atto col quale taluno dispone dei diritti che gli possono spettare su una successione non ancora aperta , o rinunzia ai medesimi."
Il legislatore ha fatto riferimento sia alle convenzioni (accordi, che presuppongono l'incontro di plurime volontà) che agli "atti" con cui "taluno dispone dei diritti", lasciando chiaramente intendere che anche l'atto unilaterale può incorrere nella nullità dell'art. 458 c.c..
Suggerivo l'azione di riduzione (pur con tutte le cautele necessarie a trattare simili argomenti tramite un blog) in quanto Alfreda dice che
Nel 1998 i miei genitori acquistarono una casa intestandola a mia sorella
senza specificare in quale modo tale intestazione sia avvenuta: qualora ricorresse la figura della donazione o qualora fosse possibile dimostrare che la vendita altro non fu se non una donazione (esperendo contestualmente alla azione di riduzione quella volta a dimostrare la simulazione del contratto), Alfreda potrebbe riportare il bene nel patrimonio ereditario pretendendo che si tenga conto anche del suo valore in sede di divisione dell'asse.
Sempre che vi sia stata una lesione di legittima.... il che non è dato sapere.
Anche io non ho capito l'ultimo post di Alfreda, nel quale diceva di poter risolvere tutto intestando il bene a tutti gli eredi....
A conclusione, posso solo suggerire ad Alfreda di rivolgersi ad un legale, qualora la questione rimanesse ancora confusa.