Ciao
provo a dirimere la questione: anzitutto, giustissimo quello che dice smoker: il diritto di abitazione della casa coniugale, con il diritto di uso di mobili arredi e suppellettili compresi, è solo ed esclusivamente del coniuge rimasto in vita, a prescindere dal regime patrimoniale e anche avessero 10 figli.
Secondo, però, l'art. 544 del codice civile, (concorso di ascendenti legittimi e coniuge) al coniuge è riservata la metà del patrimonio (oltre, come detto, al dirritto sulla casa), agli ascendenti 1/4.
Questo a prescindere dal testamento, perchè in mancanza di figli gli ascendenti sono legittimari, ovvero eredi necessari. Il testamento che lascia il coniuge erede universale, grava, chiaramente, sulla porzione disponibile, che è il rimanente 1/4, ovvero: 50% al coniuge superstite + casa, 25% agliu ascendenti per legittima, 25% di nuovo al coniuge per lascito testamentario.
Questo a prescindere dal regime patrimoniale assunto in vita (la morte scioglie la comunione dei beni), e anche a prescindere da una eventuale separazione legale, a meno che la colpa non sia stata attribuita al coniuge superstite, solo il divorzio potrebbe mutare la questione.