È facile individuare la esistenza del cosiddetto condominio verticale, quando vi siano almeno due proprietari esclusivi, che hanno appunto in con-dominio il suolo, il tetto, le strutture e gli impianto nti, oltre al cortile.
Meno familiare il condominio orizzontale (le villette a schiera), che si differenziano dagli edifici semplicemente affiancati, proprio per avere alcune parti in comune (la corte, l'accesso la viabilità e illuminazione, la rete fognaria, ed altri vincoli ad esempio la omogeneità della facciata, la recinzione del complesso, ECC.
Voi avete come minimo la strada di accesso in comune, una servitù comune nei confronti del parco adiacente, tre aree comuni ( non mi è chiaro come siano e perché 3 distinte, ma non è rilevante): ora non dobbiamo equivocare: cos'è che chiami "corte"? Il cortile comune o l'edificio storico oggi frazionato in tante proprietà esclusive terrà-cielo?
Ovviamente ciò che il titolo assegna in proprietà esclusiva non è condominiale, il condominio riguarda solo le parti comuni. Oltre altri vincoli non sempre presenti ma probabili: siete ad esempio vincolati a mantenere l'altezza esistente dei tetti, potete sopraelevare? La lottizzazione ha previsto il mantenimento di colori di facciata ecc?
Certo è fastidioso doversi rivolgere ad un giudice, ma altrettanto palese che la "ignoranza" collettiva sulla condizione oggettiva della vostra comunione, alla lunga risulterà dannosa è deleteria per tutti, e svaluterà anche la vs proprietà