alexbgd

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Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti , mi serve la vostra opinione .
Un contratto di locazione residenziale 3anni + 2 che preveda la possibilità per i primi 3 anni di pagare, da parte del conduttore, un canone più basso. Nel contratto si scriverà che si concede questa agevolazione per venire incontro a lavori di ristrutturazione che sarebbero stati a carico del locatore ma che saranno a cura e spese dell'inquilino.È a posto sia con le tasse, ( pagherà non sull'importo del contratto ma su quello effettivamente percepito) sia con l'ufficio del registro? Grazie
 
Ultima modifica da un moderatore:
L'importante è che il canone rientri comunque nella fascia tra il minimo e il massimo: in caso contrario non potrà essere asseverato dalle associazioni (ove richiesto) o comunque accettato da Comune per le agevolazioni IMU. Non sono ammesse eccezioni, a meno che il cliente non sia una grande proprietà citata negli accordi territoriali. Per quanto riguarda le tasse, in fase di registrazione è possibile indicare i canoni diversi
 
Buongiorno a tutti , mi serve la vostra opinione .
Un contratto di locazione residenziale 3anni + 2 che preveda la possibilità per i primi 3 anni di pagare, da parte del conduttore, un canone più basso. Nel contratto si scriverà che si concede questa agevolazione per venire incontro a lavori di ristrutturazione che sarebbero stati a carico del locatore ma che saranno a cura e spese dell'inquilino.È a posto sia con le tasse, ( pagherà non sull'importo del contratto ma su quello effettivamente percepito) sia con l'ufficio del registro? Grazie

Secondo me il contratto 3+2 non può essere in alcun modo modificato rispetto alla sua formula codificata, a pena della perdita delle agevolazioni fiscali. Quindi, se gli accordi territoriali non prevedono la possibilità dell'inserimento di scontistiche, non sarei favorevole ad inserle arbitrariamente.

Poi non si capisce. Se lo sconto fosse di x euro da suddividerlo in 3 anni, perchè non spalmarlo su 5 evitando di inserire in contratto un canone astrattamente progressivo o clausole non previste dal contratto standard?
 
Io credo che il canone ridotto sia accettabile (purché quello non ridotto rientri negli accordi territoriali), e che debba semplicemente essere presentato come sconto fatto al conduttore.
A quel punto paghi su quanto effettivamente percepito.
 
Il canone base rientra ovviamente negli accordi territoriali . Il mio dubbio è come formulare il canone per essere tassato quanto realmente percepito e non quanto concordato.
 

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