...ottima domanda. Il tasso di capitalizzazione è una grandezza importante, e la sua scelta è un'operazione delicata. Esso non è espresso dal mercato in forma spontanea. E' il rapporto tra fitto e prezzo dell'immobile oggetto di valutazione. Ovviamente questo non significa che l'immobile deve essere già affittato, né che lo si voglia affittare. Più semplicemente si tratta di conoscere dati il più possibile precisi "E VERITIERI" di contratti di altri immobili, simili a quello oggetto di valutazione, che si chiama subject, secondo le International Valuation Standard. Per fissarlo come denominatore dell'equazione V = r/i, con V valore di stima da ricavare e r il reddito (fitto) si deve tenere conto "anche" dei tassi finanziari espressi dal mercato, e di quelle caratteristiche dell'immobile che ne influenzano il valore, ma non il reddito.
La valutazione con uno dei procedimenti di stima per capitalizzazione del reddito è solo uno dei modi per ricavare il valore del subject, e va applicato operando dei ragionamenti sui dati preventivamente disponibili, che sono principalmente: per quale motivo si chiede la valutazione? Ci sono dati di mercato di immobili comparabili, appartenenti allo stesso segmento di mercato del subject?
Infine, ricordare molto bene che, essendo il tasso al denominatore, piccole variazioni di questo provocano grandi variazioni nel valore. La scelta va fatta con grande cura. Il valutatore, inoltre, se ne assume la responsabilità.
Spero di essere stato utile.