Settore immobiliare: situazione stagnante nel 2011
Di simone ricci • 02 apr, 2011 •
Il 2011 è cominciato da appena tre mesi, eppure si può già delineare un quadro ben preciso che raffigura la situazione del settore immobiliare italiano: come primo dato che emerge con maggiore chiarezza, si può dire che la vendita delle case avviene solitamente in tempi piuttosto lunghi, addirittura il periodo necessario rispetto allo scorso anno è aumentato di ben una settimana, a conferma che le trattative in questione sono abbastanza difficili. Inoltre, bisogna sottolineare come a marzo siano stati calcolati 150 giorni, vale a dire quelli necessari per una compravendita vera e propria, mentre nel 2010 ce ne volevano 138: tutte queste stime sono state rilevate dall’ufficio studi di idealista.it, il portale web di annunci immobiliari che vanta una leadership a livello europeo. In effetti, l’andamento del comparto è stato ottenuto mediante riferimenti ben precisi, ovvero quanto tempo gli annunci di seconda mano sono rimasti sul sito stesso. Vi sono però delle differenze. Quando si tratta, infatti, di immobili che sono ubicati nelle città italiane più grandi, allora il tempo necessario per concludere un affare è notevolmente minore: solo per citare due esempi, a Roma e Milano vengono richiesti in media 132 e 134 giorni, tanto che la capitale e il capoluogo lombardo rappresentano le realtà più dinamiche in questo senso. Anche a Firenze si concludono delle compravendite piuttosto rapidamente, mentre lo stesso discorso non vale per Bologna, Napoli, Genova, Bari e Torino, decisamente più lente. Verona si caratterizza come la città con la tempistica maggiore, addirittura 204 giorni, dunque abbondantemente oltre i sei mesi. Lo stesso ufficio studi ha commentato queste tendenze: le compravendite sono in fase stagnante e questo per un motivo ben preciso, dato che l’ultimo anno si è contraddistinto per un numero eccessivo di offerte, una situazione che potrebbe non mutare più di tanto anche nei prossimi mesi. Un elemento utile per comprendere l’andamento del real estate sarà senza dubbio l’Euribor, anche se si parla già con insistenza di un incremento dei tassi.
............un pò di ottimismo non guasta...........................
Di simone ricci • 02 apr, 2011 •
Il 2011 è cominciato da appena tre mesi, eppure si può già delineare un quadro ben preciso che raffigura la situazione del settore immobiliare italiano: come primo dato che emerge con maggiore chiarezza, si può dire che la vendita delle case avviene solitamente in tempi piuttosto lunghi, addirittura il periodo necessario rispetto allo scorso anno è aumentato di ben una settimana, a conferma che le trattative in questione sono abbastanza difficili. Inoltre, bisogna sottolineare come a marzo siano stati calcolati 150 giorni, vale a dire quelli necessari per una compravendita vera e propria, mentre nel 2010 ce ne volevano 138: tutte queste stime sono state rilevate dall’ufficio studi di idealista.it, il portale web di annunci immobiliari che vanta una leadership a livello europeo. In effetti, l’andamento del comparto è stato ottenuto mediante riferimenti ben precisi, ovvero quanto tempo gli annunci di seconda mano sono rimasti sul sito stesso. Vi sono però delle differenze. Quando si tratta, infatti, di immobili che sono ubicati nelle città italiane più grandi, allora il tempo necessario per concludere un affare è notevolmente minore: solo per citare due esempi, a Roma e Milano vengono richiesti in media 132 e 134 giorni, tanto che la capitale e il capoluogo lombardo rappresentano le realtà più dinamiche in questo senso. Anche a Firenze si concludono delle compravendite piuttosto rapidamente, mentre lo stesso discorso non vale per Bologna, Napoli, Genova, Bari e Torino, decisamente più lente. Verona si caratterizza come la città con la tempistica maggiore, addirittura 204 giorni, dunque abbondantemente oltre i sei mesi. Lo stesso ufficio studi ha commentato queste tendenze: le compravendite sono in fase stagnante e questo per un motivo ben preciso, dato che l’ultimo anno si è contraddistinto per un numero eccessivo di offerte, una situazione che potrebbe non mutare più di tanto anche nei prossimi mesi. Un elemento utile per comprendere l’andamento del real estate sarà senza dubbio l’Euribor, anche se si parla già con insistenza di un incremento dei tassi.
............un pò di ottimismo non guasta...........................