Prima di proporre in vendita l'appartamento - che ho sempre utilizzato come mia abitazione subito dopo l'acquisto nel 1998 - ho deciso di raccogliere tutti i documenti necessari all'eventuale vendita (compresa la visura, che risulta aggiornata con il mio nome) e ho richiesto anche la mappa catastale.
In questa, però, risultano disegnate correttamente sia la pianta dell'appartamento sia la cantina, ma NON il terrazzo sovrastante, di mia esclusiva proprietà, regolarmente citato sia nel rogito, sia nel relativo quadro D, sia nell'atto di acquisto dei precedenti proprietari.
Nel 1998, a corredo dell'intera documentazione, mi fu fornita la licenza edilizia in originale (i cui dati sono anch'essi riportati nel rogito) del febbraio 1973 (con regolare timbro di accettazione del comune e controfirmato da proprietario, progettista e timbro / firma costruttore) completo di planimetria pre e post intervento di una scala a chiocciola che collega l'appartamento al terrazzo sovrastante. Preciso che sul terrazzo non è mai stata compiuta nessuna altra costruzione, nemmeno fioriere "permanenti".
L'impiegato del catasto, in seguito alla mia osservazione sulla mancata rappresentazione del terrazzo, mi ha detto che, con l'errore riportato sulla mappa, le attuali normative non permettono di vendere l'appartamento e che si ritiene necessaria una richiesta di "Migliore identificazione grafica". Mi ha assicurato che è una pratica che non ha nulla di straordinario, ma io mi sento comunque un po' preoccupato.
In che cosa consiste tale pratica burocratica? Sono forse soggetto ad eventuali sanzioni per presentarla con tanto ritardo?
In questa, però, risultano disegnate correttamente sia la pianta dell'appartamento sia la cantina, ma NON il terrazzo sovrastante, di mia esclusiva proprietà, regolarmente citato sia nel rogito, sia nel relativo quadro D, sia nell'atto di acquisto dei precedenti proprietari.
Nel 1998, a corredo dell'intera documentazione, mi fu fornita la licenza edilizia in originale (i cui dati sono anch'essi riportati nel rogito) del febbraio 1973 (con regolare timbro di accettazione del comune e controfirmato da proprietario, progettista e timbro / firma costruttore) completo di planimetria pre e post intervento di una scala a chiocciola che collega l'appartamento al terrazzo sovrastante. Preciso che sul terrazzo non è mai stata compiuta nessuna altra costruzione, nemmeno fioriere "permanenti".
L'impiegato del catasto, in seguito alla mia osservazione sulla mancata rappresentazione del terrazzo, mi ha detto che, con l'errore riportato sulla mappa, le attuali normative non permettono di vendere l'appartamento e che si ritiene necessaria una richiesta di "Migliore identificazione grafica". Mi ha assicurato che è una pratica che non ha nulla di straordinario, ma io mi sento comunque un po' preoccupato.
In che cosa consiste tale pratica burocratica? Sono forse soggetto ad eventuali sanzioni per presentarla con tanto ritardo?