Per determinati piccoli comuni rientranti in area montana l'usucapione è espletabile anche successivamente ai dieci anni.
Dovrebbero essere 15 anni se non sbaglio.
ahh, allora dovrebbe potersi configurare un contratto di tipo cd. misto, con alcuni elementi di permuta o di scambio di prestazione d'opera/lavoro autonomo, del tipo taglio di bosco in piedi (?), a fronte del suo utile costituito da una parte del legname tagliato
Esatto! la scrittura è intitolata "Vendita di prodotto in piedi" e porta proprio quegli estremi. è datata ottobre 2006 e "negoziava" i carichi di legna che i due si sarebbero scambiati fino al 2008 (purtoppo l'allora proprietario morì nel 2007 e il carico di legna non venne consegnato). Quindi valendo 15 anni, si è ancora in tempo.
Resta da capire se questo concetto è estendibile agli altri terreni che ripeto, sono tutti confinanti.
Anche l'aver firmato un contratto di affitto non aiuta, perché avrebbe dovuto mettervi in condizione di usufruire del terreno, cosa che, pare, non è stata ancora possibile.
NON abbiamo ancora firmato o registrato il contratto e temo proprio che non lo faremo fin quando non avranno definito/mediato la situazione.
Ripeto, siamo seguiti dalla nostra associazione di categoria la quale ci ha consigliato questi meccanismi.
Però permettimi Francesca, col senno di poi anche io dico così, ma credimi, te lo assicuro che la stessa scelta di quello che chiami "escamotage" è nata dal mix di quanto ci ha suggerito l'ass.di categoria e dai comportamenti della parte venditrice, il motivo non te lo sto a spiegare (se vuoi, in privato). Noi abbiamo sollevato il dubbio a loro circa le prelazioni... il nostro obiettivo era non avere rivalse di questo tipo (che ci sarebbero sicuramente state a quanto pare)...
i loro rapporti non buoni, presumo, li hanno fatti muovere sul discorso di darceli in affitto piuttosto che metterli a conoscenza di una compravendita. Dal canto nostro, abbiamo visto questa possibilità come "vabbè, non compro (quindi non faccio un atto separato con onorari e tasse da pagare aggiuntivi), ma li gestisco in affitto, con un atto ufficiale; rimandando l'acquisto a x anni a venire"...
Diverso sarebbe stato se avessimo optato per l'acquisto, in quel caso avremmo sicuramente chiesto (anche perchè il notaio non avrebbe portato avanti l'atto) la rinuncia scritta alla prelazione.
Ho un terreno che però è pertinenziale alla casa e che fa parte dell'acquisto che ho fatto, sempre agricolo e sempre sfalciato da questo soggetto. Tale terreno non è stato reclamato a quanto ci è stato detto, nell'usucapione.
Per tutelarmi, dato che di quello sono io il proprietario e non c'è nessuno a far valere prelazioni (mi salva una strada come confine con un terreno di sua proprietà), cosa devo fare? Metterlo in mora? A me sta bene che questo faccia il fieno, però non voglio vedermelo sottratto per usucapione, perchè quel terreno oltre ad averlo pagato, sarà quello che affitterò all'az.agr. di mia moglie.
Grazie a tutti per i contributi che state dando.
Perdonatemi la lungaggine... Mi fate tornare in mente l'estimo che studiavo a i geometri...