se è stata fatta domanda di condono o ben le opere sono sanabili e viene rilasciata sanatoria per l'intervento, oppure viene rigettata e imposta la riduzione in pristino/demolizione (come alcuni interventi in certi comuni del vesuviano)....tra l'altro il fatto che l'immobile sia accatastato non è rilevante ai fini della sanatoria (il catasto non accerta la conformità urbanistica)
la compravendita in pendenza di condono è ammessa, sta poi al notaio impostare la pratica a tutela delle parti..
se invece il diniego è già comunicato, prima di vendere bisogna ottemperare a quanto previsto dal decreto.
meglio che tu veda la tua posizione carte alla mano con un notaio o con un tecnico