Chiara86

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Se il compagno della de cuius a cui è stato affidato il testamento - nel quale gli viene lasciato l'usufrutto della casa e viene nominato erede il figlio - a tre anni dalla morte della signora, non lo ha pubblicato e vuole in cambio soldi per procedere alla pubblicazione (pur essendo l'unico che ha effettivo interesse alla pubblicazione). Meglio che l'unico erede proceda alla dichiarazione di successione come se il testamento non ci fosse o fare ricorso in tribunale per far fissare termine per la pubblicazione del testamento (ed eventualmente chiedere l'indegnitá a succedere)?
Grazie a chi mi risponderà!
 

Avv Luigi Polidoro

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Ciao @Chiara86,
la distruzione di un testamento olografo, così come il suo occultamento, sono comportamenti penalmente rilevanti (art. 490 c.p.).
Se vi sono documenti attestanti il suo rifiuto al deposito, potrete provvedere subito a richiedere al giudice la fissazione di un termine e poi eventualmente agire per accertare la sua indegnità a succedere.
Contestualmente, qualora ci sia un effettivo interesse, depositare altresì querela.
Chi è l'altro chiamato a succedere? Chi diventerebbe erede in assenza di testamento? Nutrite dubbi sulla veridicità del testamento?
 

Chiara86

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Grazie della risposta Avv. Polidoro. Ci sono due figli della de cuius, uno ha rinunciato all'eredità, e il compagno della de cuius che ha il testamento originale (i due figli hanno una fotocopia). Nel testamento vengono nominati eredi i figli e usufrutto della casa al compagno. Quindi solamente il compagno avrebbe interesse alla pubblicazione del testamento e, sollecitato più volte a farlo si è sempre opposto pretendendo l'irragionevole pagamento di un somma. Il figlio che vuole ereditare non ha mai avuto dubbi sulla veridicità del testamento ma vuole sistemare la questione, fare dichiarazione di successione ect. ma sta ancora aspettando la pubblicazione del testamento (a cui materialmente per altro non ha interesse). E nel caso non proceda alla pubblicazione neanche con ricorso al tribunale?
Cordiali saluti
 

Avv Luigi Polidoro

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Rivolgetevi ad un legale.
Questi sentirà il compagno e gli scriverà una lettera.
Qualora il compagno rimanga inerte, depositerete ricorso al tribunale e poi querela.
PS: il compagno della defunta vuole che l'erede partecipi alle spese di pubblicazione? Se questa è la sua richiesta, credo che troverete un modo per risolvere la vicenda.
 

Chiara86

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Grazie per la pronta risposta.
Il compagno, persona anziana, si tiene stretto il testamento, non vuol spendere soldi per la pubblicazione e pretende il pagamento di 30.000 per il suo usufrutto sulla casa.
 

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