Da più di due mesi a Roma su via Appia insiste un cartello pubblicitario con la fotografia del volto in primo piano di un agente immobiliare che promette di “vendere casa in 50 giorni”. Acclusi alla foto, sono riportati il nome e cognome dell’agente immobiliare, il suo numero di telefonino e la denominazione sociale dell’agenzia con la quale opera. Non contesto la legittimità del contenuto dell’ impegno che tale mediatore si è preso, ci mancherebbe altro, ma mi lascia dubbioso la convenienza commerciale di caricarsi di un simile onere nei confronti della clientela.
Cosa ne pensate, voi che siete del mestiere?
E se ci mettesse 100 giorni (che è un lasso di tempo di conclusione di una compravendita immobiliare sicuramente sollecito e accettabile di questi tempi…) a vendere un immobile? Cosa dirà al venditore che gli ha rilasciato l’incarico?
Non si rischia con queste promesse a “stretto giro di posta” di svalutare un servizio di vendita che potrebbe essere considerato celere ed efficiente anche se dovesse totalizzare il triplo dei giorni garantiti dal nostro, forse troppo ottimistico, immobiliarista?
Grazie.
Cosa ne pensate, voi che siete del mestiere?
E se ci mettesse 100 giorni (che è un lasso di tempo di conclusione di una compravendita immobiliare sicuramente sollecito e accettabile di questi tempi…) a vendere un immobile? Cosa dirà al venditore che gli ha rilasciato l’incarico?
Non si rischia con queste promesse a “stretto giro di posta” di svalutare un servizio di vendita che potrebbe essere considerato celere ed efficiente anche se dovesse totalizzare il triplo dei giorni garantiti dal nostro, forse troppo ottimistico, immobiliarista?
Grazie.
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