Kope

Membro Junior
Privato Cittadino
Avrei questa domanda. Nel 2018 mia suocera, mio marito e mia cognata hanno venduto un immobile, dei quali erano proprietari rispettivamente: per 4/6 (3/6 per comunione dei beni e 1/6 per successione del marito), mio marito (1/6 per successione del padre) e mia cognata (idem). Alla stipula del contratto di compravendita, il notaio spiego' che era necessario trascrivere l'accettazione tacita dell'eredità. E va bene.
Ora mio marito e mia cognata stanno vendendo l'appartamento doveva viveva mia suocera, mancata recentemente. Prima che lei morisse mio marito e mia cognata erano proprietari ciascuno di 1/6 (come prima, per successione di mio suocero). Con la successione di mia suocera, chiaramente sono poi diventati comproprietari al 50%.
Il notaio "pretende" ora la trascrizione tacita dell'eredità di mia suocera. E va bene.
Ma pretende anche la trascrizione di quella di mio suocero. A noi questo non sembra corretto.
Abbiamo la nota di trascrizione dell'accettazione tacita del primo appartamento che ho menzionato (quello venduto nel 2018). Certo, la nota esplicita solo l'accettazione dell'eredità di quella proprietà, ma l'accettazione non dovrebbe estendersi automaticamente a tutti i beni elencati nella dichiarazione di successione? E' proprio necessario pagare il notaio per ben 2 trascrizioni?
 

Kope

Membro Junior
Privato Cittadino
Se fanno un atto di qualche sorta immagino che trascrivano anche.
Io sarei curioso di conoscere la procedura ed i costi.
A quanto ho capito (io ho esperienza diretta di un atto di rinuncia), tutto cio' che riguarda le successioni - intendo veri e propri atti formali: accettazione espressa/ rinuncia) viene trascritto nel pubblico Registro delle successioni, conservato presso il Tribunale. Come poi materialmente dialoghino il Tribunale e la Conservatoria, questo lo ignoro. Io presumo che nell'atto di compravendita, se si è fatta un'accettazione espressa, si citeranno gli estremi dell'atto registrato dal Tribunale (atto di accettazione). Ma è una pura ipotesi, per carità.
Per la procedura: occorre fissare appuntamento con la Sezione "Volontaria Giurisdizione" del Tribunale competente (= circoscrizione dove si è aperta la successione). Chiedono loro la documentazione necessaria (in particolare, lo storico della residenza della persona defunta, perché documenta quale sia il Tribunale competente), la Cancelleria predispone l'atto e lo sottoscrivi il giorno dell'appuntamento.
I costi si limitano a: tassa di registrazione (200-300 euro) + 2 marche da bollo da 16 + costi per la copia conforme (circa 10 euro).
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Come poi materialmente dialoghino il Tribunale e la Conservatoria, questo lo ignoro.
Come detto, non dialogano.
Io presumo che nell'atto di compravendita, se si è fatta un'accettazione espressa, si citeranno gli estremi dell'atto registrato dal Tribunale (atto di accettazione). Ma è una pura ipotesi, per carità.
Lo scopo dell'accettazione è la successiva trascrizione nei pubblici registri, altrimenti non diventa opponibile ed è inutile averla fatta; se non trascritta, avrebbe la stessa valenza di quella tacita, ovvero basterebbe dimostrare che gli eredi abbiano compiuto un atto tale da comportare accettazione di eredità, a mio avviso.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto