Buongiorno,
ho firmato un preliminare di compravendita per un'appartamento di un edificio in costruzione circa 2 anni fa. Inizialmente ci fu data estrema rassicurazione che i lavori sarebbero iniziati a breve, mentre ad oggi il sito è ancora fermo. Successivamente abbiamo saputo che il terreno è oggetto di bonifica e che ancora i piani di bonifica presentati dal costruttore non sono stati approvati dagli enti preposti al controllo.
Sembra sia questo il motivo per cui è ancora tutto fermo. (dico sembra perchè il costruttore sembra poco trasparente e di certo il comune non aiuta molto a capire).
Chiaramente la data di consegna è stata posticipata verbalmente di un anno.
In piu ora è stato modificato il progetto dell edificio (e dei complessi abitativi), che risultan differenti da quelli oggetti dell acquisto (seppur mantenendo sulla bozza presentata pressapoco la stessa metratura).
Purtroppo ci è stato fatto notare successivamente che il compromesso è molto sbilanciato. il venditore sostanzialmente ha la facoltà di fare "tutte le modifiche opportune" e la data di consegna è solo indicativa (non ha un termine perentorio insomma).
Ora ci viene proposto di firmare una scrittura integrativa che tenga conto del nuovo progetto.
Il mio dubbio è, visto già i ritardi, come posso tutelarmi nel migliore dei modi in questa scrittura che andrà a integrare e in alcune parti derogare al preliminare?ho dei diritti da poter far valere?
Ancora oggi mi chiedo, potevano venderci l'appartamento avendo omesso il problema riguardante la bonifica?(è comprovato che il problema risaliva già alla data della firma, il venditore ci disse che l'approvazione c'era, ma mancava solo formalmente il rilascio del documento) e può effettivamente iniziare la costruzione senza il nulla osta della bonifica anche se iniziasse a costruire su una parte del lotto non soggetto ad essa?
grazie
ho firmato un preliminare di compravendita per un'appartamento di un edificio in costruzione circa 2 anni fa. Inizialmente ci fu data estrema rassicurazione che i lavori sarebbero iniziati a breve, mentre ad oggi il sito è ancora fermo. Successivamente abbiamo saputo che il terreno è oggetto di bonifica e che ancora i piani di bonifica presentati dal costruttore non sono stati approvati dagli enti preposti al controllo.
Sembra sia questo il motivo per cui è ancora tutto fermo. (dico sembra perchè il costruttore sembra poco trasparente e di certo il comune non aiuta molto a capire).
Chiaramente la data di consegna è stata posticipata verbalmente di un anno.
In piu ora è stato modificato il progetto dell edificio (e dei complessi abitativi), che risultan differenti da quelli oggetti dell acquisto (seppur mantenendo sulla bozza presentata pressapoco la stessa metratura).
Purtroppo ci è stato fatto notare successivamente che il compromesso è molto sbilanciato. il venditore sostanzialmente ha la facoltà di fare "tutte le modifiche opportune" e la data di consegna è solo indicativa (non ha un termine perentorio insomma).
Ora ci viene proposto di firmare una scrittura integrativa che tenga conto del nuovo progetto.
Il mio dubbio è, visto già i ritardi, come posso tutelarmi nel migliore dei modi in questa scrittura che andrà a integrare e in alcune parti derogare al preliminare?ho dei diritti da poter far valere?
Ancora oggi mi chiedo, potevano venderci l'appartamento avendo omesso il problema riguardante la bonifica?(è comprovato che il problema risaliva già alla data della firma, il venditore ci disse che l'approvazione c'era, ma mancava solo formalmente il rilascio del documento) e può effettivamente iniziare la costruzione senza il nulla osta della bonifica anche se iniziasse a costruire su una parte del lotto non soggetto ad essa?
grazie